Il premio Nostalgia di Futuro è l’occasione, come ogni anno negli ultimi 6, per un approfondimento su temi di scottante attualità. Quest’anno il tema è Big Data, il mondo spiato, sorvegliato, dove nessuno può sfuggire alla grande macchina. Siamo nella fiction “Person Of Interest”, meglio prevenire, proporre ambienti dove regole, educazione e consapevolezza facciano la differenza. Come nel Rinascimento abbiamo bisogno di un nuovo modello educativo, allora furono i Gesuiti a diventare protagonisti del nuovo modello educativo.
In questa immensa marmellata di dati dove le risposte hanno senso solo se ci sono delle domande, è giusto chiedersi quali siano le necessità del mondo editoriale, della pubblicità, del marketing e soprattutto quali le garanzie per ciascun essere umano. Oggi i giornali potrebbero riguadagnare una leadership quale fonte di conoscenza indispensabile alla creazione di consapevolezza. Di evoluzione dei giornali parla Maurizio Costa, presidente FIEG: “Le Cassandre parlano con troppo semplicismo di un’estinzione dell’editoria. Addirittura qualcuno dice che questo sarà l’anno in cui scomparirà la carta stampata. È vero, il settore dell’editoria e del cartaceo sono sotto pressione, ma lo sviluppo digitale andrà avanti e sarà un elemento di positività, anche per noi. Io parlo di evoluzione, non di estinzione”. È stato Sulzberger che nel 2007, durante un’intervista con il quotidiano israeliano Haaretz dichiara: “I really don’t know whether we’ll be printing the Times in five years, and you know what? I don’t care either” (Io non so veramente se tra cinque anni stamperemo ancora il New York Times e – vuol sapere una cosa? – non me ne importa neppure)”. Il 2012 è passato, il New York Times continua ad essere presente anche nelle edicole tradizionali. Vittorio Sabadin, già vicedirettore de La Stampa, amico e collega autorevole con il suo libro “L’ultima copia del New York Times” animò il dibattiti del tempo. Oggi nuovi scenari hanno spostato in avanti le lancette e nelle pagine web www.futureexploration.net l’Italia perderà la versione cartacea dei giornali nel 2027. Ross Daweson è il creatore di questa mappa. Cosa succederà? Chissà. L’Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila promuovono il dialogo attraverso una tavola eccezionalmente unica perché dedicata ai coopetitori: competitori che collaborano. “Con Google – assicura Costa – nessuna ostilità, ma servono regole e trasparenza, sulla privacy, sul regime fiscale e sul diritto d’autore che ci deve essere riconosciuto”.
La nostra Nostalgia di Futuro resta …all’anno prossimo!

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Maria Pia Rossignaud e Derrick De Kerckhove
Maria Pia Rossignaud Laureata in lingue e letterature straniere, specializzata in giornalismo e comunicazione di massa alla LUISS, è giornalista professionista dal 1992. Ha lavorato presso le redazioni de Il Mattino e il Roma. Ha insegnato Editoria Elettronica presso la Scuola superiore di giornalismo della LUISS, è stata titolare della cattedra di “Economia e Gestione delle Imprese Giornalistiche” e di “Giornalismo e divulgazione scientifica” nella facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma, è stata anche componente del Consiglio Direttivo dell’UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici) e membro del comitato editoriale del CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione). Vanta diverse pubblicazioni. È direttore della rivista di cultura digitale “Media Duemila” e vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia. Derrick de Kerckhove è stato il direttore del Programma McLuhan in Cultura e Tecnologia ed autore di La pelle della Cultura e dell’Intelligenza Connessa (“The Skin of Culture and Connected Intelligence”) e Professore Universitario nel Dipartimento di lingua francese all’Università di Toronto. Attualmente è docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II dove è titolare degli insegnamenti di “Metodi e analisi delle fonti in rete”, “Sociologia della cultura digitale” e di “Sociologia dell’arte digitale”. Direttore scientifico della rivista di cultura digitale Media Duemila.