(ANSA) – ROMA, 12 NOV. Sensibilità, cultura, passione: sono le qualità che più hanno contraddistinto la lunga avventura professionale di Giovanni Giovannini (1920-2008), come giornalista, come editore, come presidente dell’Ansa e della Fieg. Lo ha messo in rilievo in un ampio ricordo pieno di ammirazione per la persona il sottosegretario Gianni Letta, intervenuto oggi alla cerimonia dei Premi Giovannini per giovani ricercatori.
Definendosi “un giornalista prestato alla politica”, con molta nostalgia per un mestiere che ha fatto per tanti anni, Letta ha parlato dell’impegno e delle intuizioni di Giovannini, davanti ad un pubblico di personalità, fra le quali vari direttori dell’agenzia ANSA (di cui Giovannini è stato a lungo presidente), ovvero Giulio Anselmi, Giampiero Gramaglia, Luigi Contu e il “giovanissimo” Sergio Lepri che ha compiuto i suoi novanta anni lavorando con impegno al suo sito personale.
“Giovannini – ha raccontato Letta – ha intuito primo di tutti NON in Italia, ma in Europa il mutamento, o meglio come lui diceva, ‘la mutazione’ dell’informazione. E’ grazie a lui, alla sua attività di studio, di divulgazione e di impegno politico come presidente degli editori, che l’Italia è arrivata all’appuntamento con i nuovi media, con meno ritardo rispetto ad Altri paesi.”
Letta ha anche provato ad immaginare l’atteggiamento di partecipazione e di curiosità che Giovannini avrebbe avuto Di fronte all’arrivo della tv digitale, sotto il segno della velocità delle tecnologie. E certo avrebbe raccomandato, dice Letta “che alla quantità di informazioni disponibili corrispondesse via via anche una crescente qualità. Il sottosegretario ha anche accennato al tema dei diritti, ovvero “al fatto che l’informazione investe le persone anche nel privato, in un modo che forse Giovannini non avrebbe potuto prevedere, poiché ancora non si era precisato il concetto di privacy. Ma certo a Giovannini non mancarono, ha concluso Letta “le doti di responsabilità, di coscienza professionale e di serietà intellettuale necessarie ad affrontare le nuove sfide dell’informazione”.
La cerimonia dei premi Giovannini ha compreso una tavola rotonda dal titolo ‘Nostalgia di futuro’ ed è stata aperta dal ‘padrone di casa’, ovvero dal presidente della Fieg, Carlo Malinconico. Nella sua introduzione Malinconico ha espresso la speranza che la stampa resterà anche nei prossimi anni:”cambierà il supporto – ha detto – si leggeranno libri elettronici, si avranno fogli di plastica più maneggevoli, ma non potrà scomparire l’attività giornalistica di raccolta e selezione delle notizie; come pure non è una guerra di posizione pensare ad un’equa ripartizione delle risorse fra chi produce le notizie (editori e giornalisti) e chi le diffonde (le reti)'”.
Del resto anche il presidente della FNSI, Roberto Natale,osservava che “oggi persino per l’informazione su internet si cerca un marchio di qualità, ovvero un marchio riconoscibile di buon giornalismo.”
Foto di Laura Semeraro