“Ho usato moltissimo la Rete, e i social network in particolare, durante la campagna elettorale, e continuo a frequentarli assiduamente e con passione. Sono strumenti che mi permettono di intrattenere un rapporto, diretto e senza filtri, con un numero di persone che non potrei mai raggiungere in altro modo. Certo, questo tipo di rapporto con le persone può essere molto gratificante ma è anche spesso impegnativo, talvolta arduo. Le stesse ragioni per cui la Rete è preziosa presentano un rovescio della medaglia, perché quando i numeri si fanno davvero grandi si rischia che l’interlocuzione diventi frammentaria, caotica e che si perda qualunque possibilità di indirizzo su quanto sta accadendo.
D’altra parte credo che tantissime persone, che altrimenti non si interesserebbero di politica, se ne appassionano proprio perché la incontrano in Rete. Permette a molti, che altrimenti se ne starebbero zitti e isolati, di dire la propria opinione. Mi sembra inconfutabile che, di fatto, i social network allargano l’area della partecipazione, e che questo sia un caso caratteristico in cui il reale e il virtuale si sovrappongono fino a coincidere, dal momento che, se nulla è più virtuale delle opinioni, tuttavia in politica l’opinione è cosa realissima…
A maggior ragione guardo con estrema diffidenza verso chi sostiene la necessità di limitare, in un modo o nell’altro, la libertà di espressione in Rete. Voglio sicuramente difendere i più giovani e combattere la pedopornografia che si annida su Internet, ma credo si debba condurre questa lotta senza intaccare i nuovi spazi di libertà aperti dalla tecnologia.”
Debora Serracchiani | Deputata al Parlamento europeo per il PD