Che cosa è il giornalismo oggi? E quali sono gli strumenti per diventare ottimi giornalisti? Queste domande risuonano come mantra nella mente di chi fa diventare questa professione una missione di vita. Missione, appunto, perché le strade tortuose non sono punti di approdo, ma di passaggio, per giungere a una fine che forse non arriverà mai: lo sviluppo tecnologico, l’avvento di internet e la curiosità di alcuni, che da protagonisti dell’informazione diventano autori dell’infomazione, i cosiddetti citizens journalist, configurano il nuovo mondo dell’informazione. Nuove figure, quindi, si presentano nel panorama giornalistico odierno, cercando anche di allontanare le congetture sulla fine del giornalismo su carta stampata.

Riflessioni e domande che sono introdotte da Virginia di Marco in Lezioni di giornalismo (Mursia, pp. 286) in quello che potrebbe essere considerato un prezioso vademecum in cui compaiono aneddoti, lezioni e storie di diciassette personalità che hanno segnato il giornalismo italiano. Natalia Aspesi, Emilio Carelli, Aldo Cazzullo, Paolo Mieli, Fiorenza Sarzanini, Vittorio Zucconi e tanti altri professionisti raccontano alla giovane intervistatrice come si articolano i metodi della produzione dell’informazione, concedendo ampio spazio anche all’aspetto storico culturale dei diversi prodotti informativi: il giornalismo tradizionale, l’agenzia di stampa, l’informazione online, le tv all news e gli strumenti, come l’inchiesta e l’intervista.

Ed è proprio sulle interviste, anzi sugli incontri, che si apprendono consigli preziosi raccontati in presa diretta da chi il giornalismo, prima di vederlo come professione, lo considera un mestiere. Perché è proprio la pratica sul campo che costruisce lo spessore professionale del giornalista, come lo si evince dall’ammonimento che l’intervistato Paolo Mieli fa alla Di Marco, perché non prende appunti e si affida al solo registratore: questi e altri consigli incuriosiscono anche il lettore che del mondo del giornalismo sa poco.

Una lettura piacevole e scorrevole che, attraverso domande ben costruite dalla giornalista, presenta una conversazione tra intervistato e intervistatore per comprendere le trasformazioni del mondo della comunicazione. E se l’incipit di questo volume apre con l’amletico quesito “Giornalisti si nasce o si diventa”, quello che ricade all’occhio del lettore è la parola chiave “determinazione”: è proprio questa il motore che movimenta i primi passi di chi si avvicina a questo mestiere, dovendo accettare compromessi che solo in giovane età sono accolti.

Molte sono le regole che legano la produzione della informazione, ma quella principale è imparare da chi l’informazione la produce quotidianamente. E Virginia Di Marco, dalla già solida professione consolidata con lavori in Francia, Medio Oriente e testate di alto rilievo professionale, dimostra quanto sia importante l’esperienza attraverso i racconti e le interviste in questo volume che potrebbe essere anche un testo consultato nelle dibattute scuole di giornalismo.

Virginia Di Marco, Lezioni di giornalismo, Mursia Editori, dicembre 2015, 286 pp., 15 euro

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Serena Console
Collaboratrice editoriale Radio Bullets; MediaFarm - La cittadella della comunicazione; dailySTORM.