L’ultimo lavoro di Emilio Iodice, Liberation, è entrato nella lista dei best seller del New York Times. Pensato e scritto nell’ottica di una sceneggiatura cinematografica, Liberation è ispirato a storie vere: personaggi e fatti realmente vissuti e accaduti durante la Seconda Guerra mondiale. Come si evince dal titolo, il momento di riferimento storico è la fase della liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Ad edulcorare i traumi di quel tempo, tocchi di fantasia che esulano dalla realtà.

L’autore, già vincitore di diversi premi letterari, vanta lunghe e prestigiose esperienze nei settori pubblico e privato, è stato diplomatico, docente e amministratore universitario, è fra i consiglieri della Casa Bianca. Dal 2007 al 2016 è stato professore di Leadership e direttore del John Felice Rome Center della Loyola University Chicago ed è ora nel consiglio di amministrazione della Marymount a Roma. L’Italia, per lui, è una seconda casa e Ponza è l’isola natale della sua famiglia.

I proventi delle sue pubblicazioni sono in gran parte devoluti in beneficenza.

Cresciuto nel South Bronx di New York in una famiglia e in un ambiente di immigrati italiani, s’è  avvicinato alla memoria italiana degli anni della guerra stimolato dalla curiosità per la terra d’origine della famiglia. Da Storico, ha lavorato sulla veridicità dei fatti parlando con i superstiti: s’è impegnato a non rivelare i nomi dei protagonisti delle imprese eroiche narrate, ma ha voluto dedicare a tutti loro – i “guerrieri sconosciuti” – questa sua produzione.

Il libro si apre nel 1971 con l’incontro di tre famiglie, sullo stesso volo da New York a Roma, singolarmente legate fra di loro da eventi della seconda guerra mondiale, nello specifico dalla figura di un sacerdote dell’isola di Ponza. Con percorsi completamente diverse, le tre storie si intersecano per confluire nello stesso finale quasi trent’anni dopo.

Liberation è un omaggio a quanti liberarono l’Italia dalle catene dell’oppressione e combatterono i demoni del razzismo, della crudeltà, dell’intolleranza e dell’arroganza. L’ambizione è quella di dare ai giovani elementi d’ispirazione, con quei modelli di coraggio e di dedizione. La storia si ripete e bisogna tenere gli occhi aperti anche ai tempi nostri.

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Lisa Ridolfi
Nata a Ravenna il 27 agosto 1991. da sempre viaggiatrice e appassionata di storia contemporanea. Diplomata nel 2010 al Liceo Classico, con indirizzo Linguistico, di Ravenna. Laureata presso l’Università di Bologna alla triennale di Storia con una tesi in storia dell’Ebraismo. Dopo un Erasmus a Granada, nel 2016 consegue la magistrale del corso di Scienze Storiche, con indirizzo contemporaneo, presso la stessa università. La tesi della laurea magistrale verte sulla figura di un giornalista cervese, Max David, morto negli Anni Ottanta. Dopo avere lavorato come agente di viaggio e tour leader, si iscrive a Editoria, Scrittura e Giornalismo presso la Sapienza di Roma. Attualmente in corso al secondo anno, cerca di spaziare sulla carriera giornalista scrivendo per una testata provinciale.