di FORTUNATO PINTO –

Le associazioni fondatrici della Filiera si sono riunite per discutere del futuro della carta e del suo rapporto con le nuove tecnologie. La Rete sta imponendo un cambiamento radicale nell’industria dell’informazione, è necessario un intervento che ribadisca le potenzialità della carta stampata che nell’ultimo decennio sta vivendo un momento di crisi strutturale e sistematico, perché non del tutto capace di rispondere alle esigenze dei lettori moderni, sempre più propensi alla lettura su piattaforme multimediali.

L’incontro è stato aperto dall’intervento del sottosegretario Paolo Peluffo che ha ricordato il valore della carta stampata quale “rappresentazione fisica della conoscenza”. <<La biblioteca è stata per  lungo tempo luogo di riflessione e di formazione, oggi con la Rete questo luogo è sempre più virtuale e indefinito. Come per i mercati della musica e del cinema – ha continuato Peluffo – l’editoria deve rispondere alle trasformazioni in atto: non bisogna dimenticare il valore della carta stampata ma compito della Filiera è rafforzarlo anche con la realizzazione di piattaforme online che colgano le divergenze digitali tra le fasce d’età dei lettori italiani>> . La lettura, per il sottosegretario con delega all’editoria, va stimolata e promossa per i cittadini in tutte le sue forme e oltretutto vanno promossi i luoghi in cui la lettura avviene: la biblioteca, l’edicola e la libreria. << L’editoria sta vivendo un momento di cambiamento ma questo cambiamento va considerato nei termini di sviluppo dell’industria della carta e il Governo sta lavorando in questa direzione per favorirne la crescita. Siamo consapevoli della necessità di rifinanziare il fondo per l’editoria e in breve tempo adotteremo degli atti amministrativi per farlo>> ha concluso Peluffo.

Auspicio del Presidente FIEG, Giulio Anselmi, è che i finanziamenti del Governo non siano a pioggia ma che favoriscano i produttori di informazione seria e di qualità e che, quindi, possano permettere la creazione di contenuti affidabili anche in Rete. << La multimedialità non è sempre un toccasana, moltiplica e declina l’informazione. Bisogna lavorare per creare contenuti di qualità sia con la carta per il suo valore storico, culturale e sociale sia con l’online>>.

Alessandro Nova, professore dell’Università L. Bocconi nel suo intervento ha mostrato ai presenti la  situazione in cui si trova oggi la Filiera della carta: con un fatturato di 36,4 miliardi di euro è un sistema che dal 2009 è in forte crisi e che risente della concorrenza degli altri mezzi di comunicazione e di informazione, con il calo anche degli investimenti pubblicitari. << Il sistema della Filiera è un sistema molto sensibile all’andamento dell’economia e di conseguenza è soggetta alla crisi che sta vivendo l’Europa. La Germania è l’unico stato che riesce a resistere rispetto agli altri perché ha promosso il suo sviluppo nell’industrializzazione – sostiene Nova –  diversamente dal Regno Unito e dai paesi europei che hanno favorito il lavoro terziario>>. La Filiera della carta per Nova è un sistema che ha bisogno di ritrovare il suo equilibrio sia a livello nazionale che a livello internazionale, conquistando una posizione di rappresentanza nazionale come accade negli altri settori industriali. <<Proposte possibili per tornare a livelli di redditività adeguati a garantire investimenti per migliorare ulteriormente la competitività della Filiera sono: la detassazione della spesa per l’acquisto di libri, di abbonamenti a quotidiani, periodici e servizi di agenzia di stampa; il credito d’imposta per gli investimenti delle imprese del settore e per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di libri e giornali>>.

Il vicedirettore di Confindustria Vincenzo Boccia ha sottolineato la differenza tra strumento e contenuto, senza confonderli e fonderli in un unico significato.<< I contenuti favoriscono lo sviluppo di una società aperta, gli strumenti sono supporti soggetti ai cambiamenti e alle esigenze degli individui>>. Internet si pone dunque come il presente, l’esigenza del momento, la carta invece è il futuro, futuro in cui l’industria manifatturiera avrà un ruolo fondamentale nello sviluppo dello Stato.

<< La competizione tra la carta e il Web è un falso problema>> così Derrick de Kerckhove, direttore scientifico di Media Duemila, ha aperto il suo intervento. Gli utenti non percepiscono il Web come sostituto della carta. L’assenza di interattività nel libro, come nel giornale, per l’erede di McLuhan, è il vero potenziale del mezzo. La scrittura ferma il pensiero e aiuta a formare il cittadino. <<L’industria della carta è da salvare ma ciò che conta di più è salvare l’identità dell’uomo occidentale >>, la Rete rende stupidi, non meno intelligenti ma non abili nel formare il pensiero, ci priva del nostro inconscio.

Il ruolo della carta, dunque, è fondamentale nella società sia a livello economico che livello culturale. Anno per anno 800 mila sono gli individui che hanno un’occupazione in questa industria. La carta è il mezzo capace di stimolare il pensiero e articolarlo, è il mezzo che crea l’individuo.

Fortunato Pinto

media2000@tin.it

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