“L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale” è in programma dal 6 Aprile al 19 Maggio 2024, nella splendida cornice dello storico Palazzo Pigorini nel cuore di Parma – e del Torrione Visconteo.
Questa esposizione è la prima mostra collettiva dedicata agli artisti italiani che hanno usato l’Intelligenza Artificiale nella loro produzione artistica. La mostra intende infatti indagare le diverse modalità di utilizzo dell’IA da parte di una ventina di artisti pionieri del digitale o AI artists di nuova generazione.
Temi come la natura, la botanica, l’ambiente, ma anche l’uomo, l’umanità, le comunità, le città, i monumenti, le macchine, i sogni, le mitologie sono plasmati e/o trasformati attraverso l’impiego delle GAN, degli algoritmi e delle AI Generative – tra arte generativa, glitch art, realtà aumentata, realtà virtuale e altre forme espressive dell’era digitale.
In mostra sono esposte le opere di: Antonio Barbieri, Domenico Barra, Davide Maria Coltro, Andrea Crespi, Giuliana Cunéaz, Debora Hirsch, Nick Landucci, Giuseppe Lo Schiavo, Manuel Macadamia, Vincenzo Marsiglia, Mauro Martino, Angelo Demitri Morandini, Max Papeschi con Michele Ronchetti, Chiara Passa, Giuseppe Ragazzini, Martin Romeo, Svccy, Luca Pozzi, Kamilia Kard e Lino Strangis.Durante lo svolgimento della mostra sarà presentato il libro-catalogo dedicato al progetto, edito da Jaca Book, che presenta i saggi critici miei e di Chiara Canali – un contributo inedito di Piero Gilardi e l’apparato critico e iconografico dedicato ai venti artisti in mostra.
In mostra sono esposte le opere di: Antonio Barbieri, Domenico Barra, Davide Maria Coltro, Andrea Crespi, Giuliana Cunéaz, Debora Hirsch, Nick Landucci, Giuseppe Lo Schiavo, Manuel Macadamia, Vincenzo Marsiglia, Mauro Martino, Angelo Demitri Morandini, Max Papeschi con Michele Ronchetti, Chiara Passa, Giuseppe Ragazzini, Martin Romeo, Svccy, Luca Pozzi, Kamilia Kard e Lino Strangis.Durante lo svolgimento della mostra sarà presentato il libro-catalogo dedicato al progetto, edito da Jaca Book, che presenta i saggi critici miei e di Chiara Canali – un contributo inedito di Piero Gilardi e l’apparato critico e iconografico dedicato ai venti artisti in mostra.
L’esposizione avrà il suo twin digitale nel Metaverso su Spatial grazie alla collaborazione con Dario Buratti che ha realizzato un nuovo spazio con architetture futuristiche che accoglieranno le opere degli artisti nella loro versione digital.
—> Per l’inaugurazione abbiamo coinvolto gli artisti con il programma Meet the Artists – in allegato il file con i dettagli delle partecipazioni.
La mostra è inserita in PARMA 360 – Festival della Creatività Contemporanea: per info e costi: https:// parma360festival.it