di IACONESI e PERSICO

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The electronic man like pre-literate man, ablate or outers the whole man, his information environment is his whole nervous system” (Marshall McLuhan)

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Un uomo globale, un corpo connesso, un senso aggiunto esternalizzato sui nostri cellulari a creare un nuovo sistema nervoso che estende i suoi filamenti su tutto il pianeta. Non sono nostre queste intuizioni, eredità di un raffinato interprete del contemporaneo: Marshall McLuhan.
Quest’opera, realizzata a cento anni dalla sua nascita, trae diretta ispirazione dal suo pensiero fin dal titolo e la consideriamo così: una dedica a chi ha saputo raccontarci frammenti di un futuro che stiamo vivendo. Che è il nostro presente.
L’Uomo Elettronico è una performance globale: la costruzione di un’identità connettiva fatta di informazione e interazioni, che incarna l’analogia profonda uomo/mondo, dove l’uno si trasforma nell’altro e viceversa reinterpretando il concetto di mappa e aggiungendo a questa consapevolezza ecosistemica un elemento fondamentale: la sensorialità.

L’Uomo Elettronico si sta costruendo in questi giorni. Il suo corpo prenderà vita per la prima volta il 31 maggio nell’Aula Magna del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, “Sapienza”, Università di Roma, nel corso del convegnoMcLuhan: Tracce del futuro. The future of the future is the present“. A brevissimo chiunque potrà partecipare alla performance contribuendo al suo sviluppo.

Quest’opera nasce da una collaborazione con l’Osservatorio TuttiMedia e l’associazione “Amici di Media Duemila“. Il nostro ringraziamento particolare va a Maria Pia Rossignaud per il suo entusiasmo e la sua intelligenza, e a Derrick de Kerckhove per essere una fonte costante di stimolo e ispirazione nel nostro percorso artistico e di ricerca. L’Uomo Elettronico è dedicato anche a lui.

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Salvatore Iaconesi
Hacker, artista, raver, ingegnere elettronico, Salvatore Iaconesi (aka xdxd.vs.xdxd) usa e concepisce la tecnologia come strumento di autodeterminazione nella ricontestualizzazione degli spazi urbani e digitali. Fondatore del network “Art is Open Source”, attualmente si occupa dell’interrelazione tra essere umano e apparati tecnologici, attraverso interventi interattivi in design ed architettura, usando Internet, reti cellulari, wearable computing, intelligenze artificiali tra arte, scienza e business. Insegna Interaction Design alla Facoltà di Architettura “L. Quaroni”, “Sapienza”, Università di Roma.

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Oriana Persico

Lettrice compulsiva, blogger, diarista, Oriana Persico sviluppa una precoce coscienza ecologica che nel tempo si estende al regno digitale. Occupatasi per tre anni di Internet governance, proprietà intellettuale e politiche di partecipazione con il gruppo Verdi del Senato, attualmente scrive su riviste e quotidiani, mantiene rubriche on line di arte e tecnologia e conduce un’intensa attività a cavallo tra arte, comunicazione, politica e critica economica.

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Dal 2007 Salvatore e Oriana vivono e lavorano insieme a Roma, unendo arte, attivismo politico e tecnologico, performance. Nel 2009 fondano FakePress, casa editrice di nuova generazione che esplora i territori dell’ubiquitous publishing.

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