Le forze politiche attuali sembrano come ‘i separati in casa’. Siedono allo stesso banco, sostengono lo stesso governo ma la pensano diversamente. Ognuno ha la sua verità, in modo autoreferenziale, per proteggere il proprio posto e la propria convenienza. Un equilibrio instabile di umori e di correnti, dove il sospetto e la diffidenza fanno più letteratura e spettacolo dell’ottimismo. Sebbene siamo tutti consci che la democrazia è imperfetta, tuttavia dobbiamo far sì che le rappresentanze siano oneste, riflessive, capaci e trasparenti, le opinioni non siano a vanvera, i rappresentati siano tutelati. E occorre un Presidente di fiducia, senza che qualcuno si debba vergognare del voto.
280 – MAGARI UN VOLO DI STORNI
La ricerca astrofisica ritiene che l’universo sia composto da ‘stringhe’ (corde elastiche) costituite da particelle e onde (atomi, neutrini, fotoni, oscillazioni gravitazionali, parti di materia oscura). I singoli elementi contano meno delle interrelazioni tra loro. La ricerca dice anche che un sistema in trasformazione è instabile, disordinato, gli agenti sono irrequieti, e ci vuole molto tempo per trovare una situazione di equilibrio. Vale per la fisica classica e anche per la fisica quantistica. Vale anche per il Parlamento. Nell’attesa dell’elezione di un nuovo Presidente della Repubblica (e di ogni eventuale conseguenza) potete leggere con gusto il libro di Giorgio Parisi, che ha ottenuto il Premio Nobel per lo studio sui sistemi complessi e sui fenomeni caotici.
281 – BEHAVIOUR
Secondo le correnti di ricerca psicologica comportamentista la mente è irrilevante. Per studiare la società bisogna studiare le azioni concrete, i comportamenti individuali e sociali, nei loro aspetti dell’apprendimento, delle abitudini, delle emozioni correnti e ovviamente anche dei consumi. Non ci sono problemi di coscienza, è la convenienza che guida i percorsi di vita economica e politica. Così succede che, nella odierna società liquida dove sono apprezzate le performances veloci e a breve termine, le sensazioni siano più importanti della scienza, la morale sia elastica, i valori siano considerati merce, il merito sia autoreferenziale, il futuro possa aspettare. Questa di fatto è la corrente dominante della moderna cultura industriale, all’americana, che fa prevalere ‘i muscoli’ sul cervello, la quantità sulla qualità, l’avvenenza alla sostanza. C’è qualcosa che non funziona in questa concezione. Lo avevano già detto i filosofi di una volta. Li abbiamo dimenticati?
282 – VIRTUAL INFLUENCERS
Assistenti digitali, avatar e personaggi del metaverso accrescono la demografia virtuale. Nel mondo laico delle nuove generazioni scompaiono i Bodhisattva e i Santi taumaturgici, specializzati patroni delle professioni ai quali una volta si chiedevano consigli. Come prodotti grafici per computer sono nati gli amici digitali, al servizio delle campagne di marketing. Rispondono alle e-mail, raccontano storie e promuovono prodotti sui social network: Atsune Miku, Aimi Eguchi, Kizuna AI, Imma, Lil Miquela, Noonoouri, Naughty Boo, e le più tradizionali Barbie o Minnie Mouse, con milionate di followers. Una confidente virtuale appena nata in Italia è Nefele (creatura di Filippo Boschero, Laura Elicona e Luca Facchinetti). I pupazzi abitano tutti su Instagram, Meta, TikTok e affini. Ma ci sono anche semplici servitori eccellenti, sempre disponibili, premurosi e discreti (?), come Siri (Apple), Alexa (Amazon), Cortana (Microsoft), Watson (Ibm), Xiaowei (Tencent), Celia (Huawei), Duer (Baidu). Hanno preso il posto degli angeli custodi. https://www.virtualhumans.org/