Solo nei primi 4 mesi del 2017 le aziende che producono antivirus hanno individuato oltre 700 milioni i malware in tutto il mondo. Una minaccia che va combattuta sul campo della sicurezza informatica. Lo sanno bene al Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Sannio dove è stato inaugurato il malware lab che formerà giovani professionisti e avvierà una ricerca sui rischi delle piccole e medie imprese italiane. Il laboratorio, che sarà diretto da Antonio Pirozzi, è finanziato dalla Cse Cybsec spa, nata lo scorso anno per affermare un nuovo modello di intervento nella Cybersecurity, basato innanzitutto sulla costruzione e applicazione di strategie efficaci per la protezione del valore d’impresa. Pirozzi coordinerà quini le squadre emergenti di cacciatori di virus.
“Essere in grado di individuare le modalità di infezione – ha spiegato Pierluigi Paganini, Chief technology Officer e responsabile del malware lab Cse Cybsec – nei singoli computer e nelle reti aziendali, ad esempio a causa dell’apertura di un allegato infetto, significa monitorare le reti aziendali e i singoli terminali per correlare l’infezione alle azioni che ne hanno determinato l’installazione e l’attivazione. Questo è proprio quello che ci proponiamo di fare”.
Un po’ come alcuni ceppi del virus dell’influenza che si cura con i vaccini, il codice malevolo distribuito in rete ogni anno deriva da un codice malevolo già esistente. Ciò rappresenta una debolezza dei sistemi di attacco basati sul malware.
“Secondo l’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e delle informazioni – ha detto Marco Castaldo, amministratore delegato di Cse Cybsec – anche nel 2017 i malware si sono rivelati la maggiore minaccia per software e hardware. Usati per interferire con essi e prenderne il controllo, rappresentano un rischio che non può essere sottostimato.”
Altri dati li ha forniti ancora Paganini: “Nel primo quadrimestre del 2017 le aziende antivirus hanno individuato almeno 700 milioni di codici malevoli a livello globale. È pertanto chiaro che la minaccia si moltiplica a livello esponenziale. Ma l’anno scorso, da gennaio 2016 a giugno 2017, sono stati bloccati un miliardo e 200 milioni di virus informatici in tutto il mondo, di cui il 2,3% in Italia. Bisogna fare di più. Per questo abbiamo deciso di avviare un malware lab con Unisannio per mettere insieme il meglio del pubblico e del privato per contrastarli”.