Maria Lippiello

Maria Lippiello docente e ricercatrice universitaria all’Università Federico II, rappresentante campana degli Stati Generali delle Donne, impegnata in politica, nel sociale soprattutto a difesa e tutela dei diritti di noi tutte.

Elezioni 2021: poche le donne elette…

Mi preoccupa che nel nostro Paese solo 25 donne, su un totale di 145 persone, abbiano ritenuto opportuno affrontare la sfida elettorale e poi che nessuna donna sia stata eletta sindaca.

Che tristezza!

Le amministrative del 2021, ma anche le regionali nel 2020 hanno portato sempre meno donne nella politica e nelle stanze dove si decide. La Campania è stata la prima regione ad adottare la doppia preferenza relativa al genere, ma non è servito a molto. In fine gli uomini hanno corso da soli. Pochissimi gli apparentamenti e, le donne non hanno votato altre donne. È necessario continuare ad invocare un cambio di paradigma.

La pandemia ci ha viste protagoniste nella cura, ciò ha creato consapevolezza sull’importanza della nostra visione nelle scelte che il Paese deve fare, da un lato, ma dall’altro la figura della donna quale custode del focolare si è rafforzata.

Stati Generali dell’innovazione e progetto città delle donne…

Sono coordinatrice degli Stati Generali della Campania oltre ad essere componente del Comitato scientifico, con te. Il nostro obiettivo è condividere la necessità di fronteggiare questo new normal con la completezza di una visione che viene da due punti di vista: uomo e donna.  La Città delle donne è un progetto nato nel 2019 a Matera per dare uno strumento alle grandi città e ai piccoli paesi che consente di ripensare i luoghi con uno sguardo di genere.

Parliamo di Maria, la donna…

Mi sento realizzata, libera. Ho ottenuto tutto con le mie forze e di questo sono grata a me stessa perché sono caparbia. Per la regione Campania continuerò a lavorare perché credo nella cittadinanza attiva ed anche perché voglio essere di supporto alle altre donne.

Sul tema delle pari opportunità ho ancora molti obiettivi da realizzare, ho lavorato alla delibera dell’Osservatorio cittadino contro la violenza di Genere e spero che con la nuova amministrazione venga fatto funzionare così come è pensato.

Nel futuro recente auspico al raggiungimento di una società a misura di donne ma anche di uomini che rispettano le donne.

 

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.