di DERRICK DE KERCKHOVE

Atelier di intelligenza connettiva dopo una mattinata (31 maggio “Sapienza”) molto intensa con Gianni Letta, l’ambasciatore del Canada a Roma James Fox, Derrick de Kerckhove, Mario Morcellini, Francesco Passerini Glazel, Gianpiero Gamaleri, keynotes di Norman Doidge (“cambiano i media, cambia il cervello”) e Philippe Cahen (“segnali deboli, elemento di novità”). Agli Atelier di intelligenza connettiva possono iscriversi tutti, il numero di partecipanti è limitato dunque conviene affrettarsi. 

Vediamo cosa sono e come funzionano. In genere all’interno di ciascun atelier vengono elaborate proposte presentate su supporti digitali e cartacei. Ogni atelier è composto da 6 (massimo 10) persone  che ne condividono la responsabilità e i ruoli, gli altri sono uditori.

  • Coordinatore: ha la responsabilità del funzionamento corretto dei lavori; invia i connettori (punto 2) negli altri gruppi per un pò di spionaggio;
  • Connettore: prende nota di quanto si sta elaborando negli altri gruppi e riporta; negli atelier più numerosi ce ne può essere più di uno;
  • Produttore: è incaricato della produzione finale, una presentazione o breve relazione su carta, su lavagna o altro. È sua la responsabilità di assicurare che tutto sia pronto per il presentatore (punto 6);
  • Ricercatore: ha accesso alla Rete e cerca cose utile alle ricerche del gruppo (nei gruppi con più di sei persone possono esserci due o più ricercatori);
  • Applicatore: riporta sulla concretezza i progetti immaginati dal gruppo. Prova a capire subito se si possono realizzare, con chi, dove e quando;
  • Presentatore: è colui il quale presenta le conclusioni del lavoro al pubblico in non di piu di 5 minuti.

Obiettivo

Le riflessioni presentate al convegno hanno come scopo sia di avviare una o più ricerche con la Sapienza, l’Osservatorio TuttiMediae Media Duemila sostenute da borse di studio, sia di creare seminari itineranti su McLuhan in altre Università Italiane.

Argomenti

Editoria: ottimizzazione dell’editoria su tablet e altre nuove piattaforme di distribuzione; come ripensare formati, contenuti, business plan ecc. per seguire al meglio la tendenza attuale delle notizie e dei testi che emigrano dalla carta al digitale e dal 2D al 3D.

Divulgazione scientifica: uso dei nuovi media per facilitare l’accesso del pubblico alle scoperte e alla critica della scienza; per esempio, uso pertinente del QrCode.

Televisione e Audiovisivo: “Environments are not passive wrappings, but active processes which are invisible (McLuhan, Understanding Media, p. viii). La tendenza della ricerca oggi sfrutta le nuove tecnologie per la connessione diretta fra mente e schermo: vantaggi e pericoli.

Pubblicit: “Advertisers buy a piece of the reader, listener, or viewer as definitely as if they rented our homes for a public meeting. They would gladly pay the reader, listener or the viewer directly for his time and attention if they knew how to do so” (McLuhan, Understanding Media, p. 207). Airtag e QrCode sono novità per la pubblicità non intrusiva che permettono all’utente di scegliere di vedere o no la pubblicità, danno la possibilità di lasciare commenti, creano condizioni di “User-Generated-Advertising”. La domanda è come sfruttare al meglio queste possibilità per dare informazioni di tipo commerciale.

Sostenibilit: “The planet and Nature were obsolesced by Sputnik in October, 1957, and have become art form also. Sputnik saw the birth of ecology, and Art replacing Nature” (McLuhan, 1974). Insomma, come sostenere l’attitudine di sostenibilità. Si tratta della nascita delle cosiddetta “New Ecology”, però anche di una nuova etica: come definirla e come diffonderla.

Promesse mancate della comunicazione: tendenza dei giovani di confondere il contatto reale con quello virtuale, pretesa di una globalità che non esiste, persistenza del digital divide, la vendita di Skype a Microsoft ecc…

Con  Norman Doidge e Philippe Cahen mi propongo di girare da un gruppo all’altro per seguire le discussioni e sostenere il processo creativo.

Derrick de Kerckhove

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