#Media4EU: l’innovazione può sconfiggere la crisi dell’Europa e dei media. Lo studio promosso da EurActiv e condotto da Christophe Leclercq (EurActiv) sarà presentato in FIEG giovedì 8 maggio (11.30/13.15).

Trenta esperti di media di sei paesi si sono espressi sul parallelismo tra  crisi del  settore e quello dell’Europa. La cooperazione transfrontaliera sembra essere il modo migliore per guardare positivamente al futuro secondo il progetto della Fondazione EurActiv e l’Università  Libre de Bruxelles.

Un Erasmus4media e cioè scambiare giovani professionisti tra organizzazioni di media in diversi paesi potrebbe accelerare i processi di innovazione e sviluppare un settore europeo più integrato e sostenibile?  “Probabilmente  è il miglior sistema che l’Unione Europea ha mai creato e finanziato” secondo Giampiero Gramaglia, già direttore  ANSA e  Agence Europe e EurActiv Italia”.

Il suo commento su #Erasmus4media è: “Con i giornalisti è possibile ottenere un effetto moltiplicatore perché oltre che migliorare le loro prestazioni giornalistiche possono diffondere messaggi postivi sull’ambiente europeo”.

Nel 2010 la Commissione ha valutato la fattibilità del programma Erasmus per i giornalisti giungendo alla conclusione che: “un programma ERASMUS per i giornalisti è fattibile e potrebbe potenzialmente contribuire (anche se in misura diversa) a raggiungere tutti gli obiettivi  fissati”.

L’8 giugno in FIEG con Christophe Leclercq  fondatore di EurActiv, ne discuteranno Giampiero Gramaglia, Franco Siddi (TuttiMedia), Giacomo Mazzone (Eurovisione), Fabrizio Carotti (Fieg), Sergio Boccadutri (innovazione PD). Numerose questioni alimentano anche il dibattito a livello europeo: novità e populismo falsi, modelli di business e revisione del mercato unico digitale. Le soluzioni  alle attuali criticità, quali il populismo, le fake news, il mercato unico digitale potrebbero e dovrebbero includere una strategia per il settore dei media, la cooperazione transfrontaliera attraverso lo scambio di professionisti dei media.

Secondo la “Digital News Report”, (Istituto Reuters per lo studio del giornalismo), i consumatori di notizie in tutta Europa stanno cambiando rapidamente le loro fonti d’informazione. Nel 2012, la relazione pone l’accento sul fatto che in alcuni paesi, tra cui Germania, Francia, Regno Unito e Danimarca, circa il 50% della popolazione aveva usato la radio come fonte di notizie nella settimana precedente e il 60% la stampa. Nel 2016, meno del 38,5%  degli intervistati ha menzionato la radio negli stessi paesi e ancora più drasticamente solo il 32% la stampa. La TV ha perso circa sette punti nei quattro anni.  Un nuovo modello di business sostenibile si rende necessario.

Inoltre, Google e Facebook stanno già assorbendo la maggior parte delle entrate pubblicitarie on-line e dovrebbero arrivare  al 71% del mercato britannico entro il 2020 secondo una relazione del 2016 di OC&C Strategy Consultants.

Il modo in cui i media affrontano questa crisi è principalmente la sperimentazione, è tempo di una visione più strutturata.

Leggi lo special report ed il link dossier

 

media e innovazione

 

 

Articolo precedenteUn annuncio è più efficace quando viene visto e udito
Articolo successivoGenZ: forma mentis dei nati col telefonino 13-17 anni
Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.