Tre morti americani pesano più di 1200 israeliani uccisi dai terroristi di Hamas il 7 ottobre o di oltre 26 mila palestinesi uccisi dalle forze armate israeliane in 120 giorni di guerra ed orrori: la risposta che il presidente Usa Joe Biden ordina all’attacco a un posto d’osservazione in Giordania può “accelerare la spirale del conflitto in Medio Oriente”, nota Ishaan Tharoor sul Washington Post, secondo cui la crisi attuale “è la coda delle scelte fatte alla Casa Bianca da Donald Trump”.
La situazione è una di quelle – dice la Cnn – in cui “non c’è una buona opzione”: non fare nulla significa incoraggiare nuovi attacchi; reagire rischia di fare deflagrare l’intera Regione. Lo scenario è quello più temuto da Biden, che, fin dallo scoppio della guerra, ha cercato di evitare l’escalation e l’allargamento del conflitto, ma ha poi finito per divenirne un attore rispondendo agli attacchi contro postazioni Usa in Siria e in Iraq e prendendo di mira le postazioni degli Huthi nello Yemen, da cui partono droni e missili che minacciano la navigazione nel Mar Rosso.
Ma, finora, non c’era scappato il morto americano, se non si contano gli israeliani ed i palestinesi con doppia nazionalità uccisi il 7 ottobre o nella Striscia di Gaza. Il Washington Post scrive: “L’Iran ha superato la linea rossa”; il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby non ha dubbi: “Risponderemo, ma non cerchiamo la guerra con l’Iran”. Teheran nega ogni responsabilità nell’azione letale in territorio giordano.
Per la Striscia di Gaza, dove la situazione umanitaria è disperata e dove oltre 65 mila feriti non hanno cure adeguate, si cerca une tregua in colloqui a Parigi tra negoziatori di Israele, Usa, Egitto e Qatar. L’annuncio del ritorno in zona, da sabato, del segretario di Stato Usa Antony Blinken può però indicare che fino ad allora non accadrà nulla. Intanto, a Khan Yunis, considerata la roccaforte delle bande armate di Hamas, prosegue l’assedio israeliano: l’esercito calcola di avere neutralizzato negli ultimi giorni oltre cento terroristi.
Lunedì, il presidente Biden s’è consultato con i suoi consiglieri di sicurezza nazionale per decidere come rispondere all’attacco con droni e ha avvertito che la risposta americana sarà più determinata che le precedenti in Siria e in Iraq.