“Le donne hanno bisogno di risultati e non di retorica”, questo è il titolo scelto dal Corriere della Sera per diffondere in italiano il manifesto che Melinda French Gates ha pubblicato  sul sito della Melinda & Gates Foundation. L’attenzione del quotidiano nazionale potrebbe voler dire che l’ex moglie del fondatore di Microsoft intende investire anche in Italia?

Lo spero. Intanto è bene ricordare con le parole di Melinda Gates che: “…gli attivisti per la parità di genere si riunirono a Pechino in occasione di una conferenza mondiale decisiva dedicata alle donne e alle ragazze per difendere una rivendicazione semplice: i diritti delle donne sono diritti umani. In risposta, i leader mondiali si impegnarono a promuovere l’indipendenza economica delle donne e ad adottare tutte le misure necessarie per eradicare qualsiasi forma di discriminazione contro le donne. Ma a tali annunci non seguirono nuovi mezzi finanziari né politiche di grande impatto. Per questo motivo, malgrado i graduali passi avanti compiuti, ciò che era vero nel 1995 resta vero ancora oggi: non importa dove nasci, la tua vita sarà più dura se sei una donna o una ragazza”.

Tra il 30 giugno e il 2 luglio quest’anno, a Parigi e online in tutto il mondo, attivisti e leader insieme ancora una volta per dare una forma concreta alle promesse formulate una generazione fa a Pechino. Melinda Gates si è unita a loro in occasione del Generation Equality Forum che  secondo una delle donne più ricche del mondo :”…permetterà di cominciare finalmente a colmare il divario tra ambizioni e azioni. Questo significa assumersi importanti impegni di finanziamento, creare programmi di politiche basati sui fatti per garantire che il cambiamento avvenga per davvero, e giungere a un piano condiviso che permetta a tutti di sentirsi responsabili dei risultati”.

La speranza è nel recovery Fund europeo, noi donne italiane dobbiamo aprire gli occhi.

Per chi volesse leggere il testo completo in inglese:

With the economic recovery failing women, now is the time to act on gender equality

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.