Questa settimana segnaliamo il volume: “Andare per treni e stazioni” di Enrico Menduni (Il Mulino editore) presentato in agosto nella splendida terrazza dell’albergo Aequa Hotel, da Enrico Menduni Saggista e giornalista, esperto di radio, televisione e linguaggi multimediali. L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Amici di Media Duemila ed ha partecipato Derrick de Kerckhove, nostro direttore scientifico e guru dell’era digitale. Ha moderato l’incontro Antonino Siniscalchi, giornalista de Il Mattino.
Menduni nel suo volume descrive come sono cambiate le stazioni, i treni di una volta e quelli moderni, focalizzando su alcune tappe dell’itinerario Roma-Napoli. Le valigie sulla reticella con l’etichetta di lontani alberghi, il venditore di cestini da viaggio sul binario, il fischio del capostazione e la locomotiva che sibila: altrettante istantanee nostalgiche di un itinerario sentimentale che ha come protagonisti il treno e le stazioni. Ma l’immaginario del treno continua a vibrare; oggi con un grande sforzo tecnologico la ferrovia si prende la rivincita sull’automobile, accorciando l’Italia. Neppure noi, disincantati viaggiatori, sfuggiamo al suo fascino, quando tra Torino e Napoli, lungo la spina dorsale d’Italia, saliamo su uno dei nuovissimi treni ad alta velocità.