Si è svolta al Teatro Lirico di Milano la seconda edizione dell’evento “Advanced TV, la video convergenza”, organizzato da UPA e da Engage.
A distanza di un anno si è trattato di un importante momento di aggregazione e confronto in merito all’evoluzione del mercato dell’Advanced TV.
Più Smart Tv e Video advertising
Ha aperto l’incontro Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente di Auditel, offrendo alcuni numeri importanti relativi al sorpasso delle Smart TV sui televisori tradizionali in Italia
(22,4 milioni le prime, 21,2 milioni i secondi) e  alla quota dell’advertising video sul totale mercato, stimata al 54% per un valore prossimo ai 6 miliardi di Euro.
Sassoli de Bianchi ha annunciato inoltre l’apertura di un tavolo di confronto periodico fra i JIC Auditel, Audicom, Audiradio, Audioutdoor e Audimovie. Il tavolo serve per valutare sinergie e lavorare insieme nella prospettiva di offrire dati sempre più affidabili, precisi e utili anche sulla performance della pubblicità.
Pubblicità e nuovi strumenti di analisi

Marco Travaglia, presidente di UPAnonché attuale presidente di Audicom,  ha sottolineato: “Siamo in un momento molto particolare. Il mercato degli investimenti pubblicitari ha la vitale necessità di dotarsi di nuovi strumenti di analisi, nuove metriche, nuove convenzioni, affianco a quelle che hanno funzionato bene finora. E ciò per crescere nel nuovo ecosistema mediatico in cui si muovono i consumatori, ed in cui le strategie di comunicazione delle aziende devono poter attingere a fonti di dati eterogenee, qualificate e interoperabili fra i diversi ambienti off e on line. L’obiettivo ultimo è spingere il sistema, coordinando l’evoluzione delle ricerche ufficiali oggi operanti, a dotarsi di una misura della “Total Campaign”. Insieme a quella della Total Audience, alla quale in buona misura stiamo arrivando in Auditel e arriveremo in Audicom“.

Scenario

Assunta Timpone, presidente commissione mezzi UPA e Alberto Vivaldelli, coordinatore della commissione mezzi, hanno evidenziato i principali cambiamenti di scenario per l’Advanced TV fra 2023 e 2024, nella prospettiva degli investitori pubblicitari

  1.  La crescita degli investimenti pubblicitari, sostenuta anche nel 2024.
  2.  Lo sviluppo di un’offerta più completa con nuovi operatori e nuovi formati pubblicitari.
  3.  Una maggiore maturità organizzativa nella gestione dell’advanced TV da parte di aziende, agenzie e concessionarie.
  4.  Passi avanti nella misurazione con il rilascio della postvalutazione censuaria video Audicom attesa per il secondo semestre 2025.
  5.  L’affacciarsi sul mercato di nuove metriche come l’attention e di nuove opportunità come l’utilizzo dei dati dei retailer per le pianificazioni video.
Youtube è considerato Advanced TV dal 78% del campione
Dalla survey  UPA  è merso che le aziende associate considerano unanimemente Advanced TV le piattaforme AVOD/SVOD emanazione sia dei broadcaster sia degli streamer televisivi. Youtube è considerato Advanced TV dal 78% del campione. Il 62% però solo per i contenuti professionali fruiti su CTV. Infine per i video sui social (a titolo esemplificativo TikTok, Facebook, Instagram) solo dal 19%.
A livello strategico cresce l’utilizzo dell’Advanced TV in ottica di videostrategy, mentre diminuisce leggermente l’utilizzo legato all’aumento di copertura rispetto al mezzo principale (TV o video online). Quindi i confini  sono sempre più sfumati fra gli ambiti video.
Investitori
Le evoluzioni auspicate dagli investitori pubblicitari per il prossimo futuro sono l’aumento del perimetro della misurazione editoriale e pubblicitaria di Auditel e Audicom. In più la profilazione dei dati pubblicitari nonchè la continuità nel fare sistema nella misurazione. Il punto di partenza è l’implementazione del CUSV (Codice Univoco Spot Video) così come  la definizione del contatto video crossmediale TV-digital. A questi tre temi (misurazione, CUSV, contatto) sono state dedicate 3 tavole rotonde specifiche, a cui hanno preso parte UPA, UNA, concessionarie, editori e piattaforme.
Crossmedialità
La giornata è stata arricchita dagli interventi di molti importanti operatori di mercato, che hanno posto l’accento su una composita varietà di temi e hanno fatto capire che sulla crossmedialità video si gioca una fetta importante del futuro del mercato pubblicitario.
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