La via del mercato unico all’Europa digitale: con l’imminente intervento sul commercio elettronico, la Commissione di Bruxelles punta ad armonizzare i diritti e le tutele dei consumatori e a risolvere problemi di costi, tempi, tassazione. Lo strumento identificato è un contratto digitale unificato: ne dà notizia, con la consueta precisione e puntualità, Giuseppe Latour su EurActiv.it.
L’obiettivo della DG Giustizia, che sta lavorando alla questione, è duplice: armonizzare gli acquisti di contenuti virtuali fuori dai confini nazionali e creare un sistema di tutele efficace e unificato, seguendo il modello della tutela dei consumatori già sperimentato nel trasporto aereo.
La proposta –scrive Latour- è allo studio del direttore della DG responsabile per i consumatori, Despina Spanou. Il lavoro parte da alcuni numeri rilevati dall’Esecutivo comunitario. In Europa esiste una forte carenza di fiducia negli acquisti online transfrontalieri: il 61% dei cittadini preferisce effettuarli nel proprio paese che in altri Stati Ue.
I numeri di Bruxelles, poi, testimoniano che un vero mercato unico in questo settore non c’è. Il 10% dei consumatori denuncia che venditori stranieri hanno rifiutato di fare consegne nel loro Paese; l’8%, provando ad acquistare all’estero, è stato reindirizzato a un sito del proprio Paese; il 5% racconta che i venditori non hanno accettato pagamenti effettuati da una banca di un Paese diverso dal loro. Nel 74% dei casi, poi, vengono denunciate differenze di trattamento a seconda del Paese da cui si acquista.
Anche lato imprese il commercio online all’interno dell’Unione suscita molte perplessità. Secondo la Commissione, il 51% denuncia costi di spedizione alti, il 41% teme problemi nella risoluzione d’eventuali controversie, il 38% preferisce non avere a che fare con la fiscalità di altri Stati, il 32% rileva differenze significative nelle infrastrutture telematiche e nella velocità di connessione. Anche se il 57% è pronto a lavorare nell’e-commerce in tutta l’Ue se ci fosse una regolamentazione chiara.
Su queste basi, la DG Giustizia sta lavorando alla creazione di un sistema di contratti digitali unificato in tutta Europa. Sarà questo lo strumento principale per attuare, nel campo degli acquisti online, il mercato unico digitale lanciato dalla Commissione. Entro il 2016, gli obiettivi generali andranno tradotti in regolamentazioni di settore.
Con il sistema di contratti digitali unificato saranno affrontate, principalmente, due questioni. Sarà, anzitutto, creata una regolamentazione armonizzata per gli acquisti on line di contenuti digitali. (basti pensare alla questione dell’Iva sugli e-book e ai problemi di armonizzazione che solo questo può creare). E sarà affrontato il tema degli acquisti di beni via internet. E, in questo caso, Bruxelles lavorerà sul modello seguito per il trasporto aereo, concentrandosi sulle tutele dei consumatori e sui diritti minimi da assicurare in fase di compravendita.

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Giampiero Gramaglia
Giornalista, collabora con vari media (periodici, quotidiani, siti, radio, tv), dopo avere lavorato per trent'anni all'ANSA, di cui è stato direttore dal 2006 al 2009. Dirige i corsi e le testate della scuola di giornalismo di Urbino e tiene corsi di giornalismo alla Sapienza.