Meta  annuncia che sarà in Lantern, un programma che consente alle aziende tecnologiche di condividere segnali su account e comportamenti che violano le loro politiche sulla sicurezza dei bambini.
Meta, membro fondatore di Lantern, nel comunicato spiega che ha fornito alla Tech Coalition l’infrastruttura tecnica che sta dietro al programma e che continua a mantenerla e precisa: “Ci auguriamo che altri operatori del settore si uniscano a noi”. La protezione dei bambini online è una delle sfide più importanti che il settore tecnologico deve affrontare oggi. Noi di Meta vogliamo che i giovani vivano esperienze online sicure e positive. Abbiamo trascorso un decennio a sviluppare strumenti e politiche progettati per proteggerli. Di conseguenza, oggi troviamo e segnaliamo, più  di ogni altro operatore, materiale pedopornografico al Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati (NCMEC)”.

Le tecnologie come PhotoDNA di Microsoft e PDQ di Meta servono a frenare la diffusione di materiale pedopornografico (CSAM) su Internet, ma  precisano da Meta “abbiamo bisogno di soluzioni aggiuntive per impedire ai predatori di utilizzare diverse app e siti Web per prendere di mira i bambini”.

Per evitare che una persona deviata passi da un sito ad un altro una volta scoperta Meta  con altri partner della Tech Coalition Lantern condividono le informazioni su account e comportamenti che violano le politiche sulla sicurezza dei bambini in modo che altri partner di  Lantern possono utilizzare queste informazioni per condurre indagini sulle proprie piattaforme e agire.

“Il team specializzato nella sicurezza dei bambini di Meta ha utilizzato queste informazioni per condurre un’indagine ampia sui comportamenti potenzialmente lesivi legati a questi URL sulle nostre piattaforme – si legge nel comunicato – . Nel corso dell’indagine il team ha rimosso oltre 10.000 profili Facebook, pagine e account Instagram in violazione. In conformità con i nostri obblighi legali, abbiamo segnalato all’NCMEC i profili, le pagine e gli account in violazione. Inoltre, abbiamo condiviso i dettagli della nostra indagine con Lantern, consentendo alle aziende partecipanti di utilizzare i segnali per condurre le proprie indagini”.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.