Auto a guida autonoma sempre più vicina.
INTEL ha annunciato la propria offerta di acquisto per MobileEye, per un valore di oltre 15 Miliardi di Dollari.
MobileEye è una azienda israeliana leader nelle tecnologie per la elaborazione della immagini utilizzate nella costruzione di sistemi di assistenza alla guida (ADAS: Advanced Driver Assistance Systems), primi passi verso il grande obiettivo dell’auto a guida autonoma.
Questo è l’ennesimo atto di un processo di posizionamento dei grandi dell’elettronica integrata nel percorso che conduce allo sviluppo dei sistemi di trasporto a guida autonoma. Che oggi, dopo gli anni in cui la guida totalmente autonoma è stata sulle prime pagine dei giornali, si incarna più concretamente, e in uno scenario temporale più breve, nel mercato sui sistemi a guida assistita.
Intel da alcuni anni sta cercando mercati alternativi promettenti, per affiancare il mercato dei PC, ormai in saturazione, e quello dei server, ancora in grande espansione ma in cui deve fronteggiare l’ascesa delle architetture ARM. Ricerca che finora non ha avuto grande successo. L’ingresso nei processori per i dispositivi mobili non ha mai raggiunto il successo sperato, con market share confinati a pochi %, e quello tentato una decina di anni nel mercato della televisione digitale si è lentamente arenato nella indifferenza generale.
Oggi l’automotive sembra essere il mercato di massa con lo spazio di crescita più interessante per le funzionalità ICT avanzate, e il colosso di Mountain View ha deciso di lanciarsi anche lui in questa direzione. Non a caso Qualcomm (leader nel mondo mobile) e NVIDIA (il riconosciuto leader del mondo gaming) si sono mosse speditamente nell’ultimo anno fra acquisizioni e alleanze.
Ad esempio a fine 2016 Qualcomm ha comprato per 43 Miliardi di Dollari in contanti NXP, una società di componenti automotive olandese con grande esperienza nel campo della sicurezza, e ha recentemente concluso un accordo con Tom Tom per la mappe ad alta definizione. Due mosse orientate ad integrare le proprie competenze e la propria offerta, centrata sulle funzionalità di car-to-car interconnection.
Nvidia d’altro canto offre la propria piattaforma basata sul chip TEGRA come supporto agli algoritmi di AI e machine learning che sono alla base di tutti i progetti di guida autonoma, e afferma di aver concluso contratti con oltre 80 case automobilistiche. Il più noto resta per il momento quello fatto con Tesla per sue funzioni di autopilota, ma altri accordi riguardano Audi, BMW, Mercedes, Honda e la cinese Baiduu.
Nel 2016 però Google, indiscusso pioniere del settore, ha fatto lo spinoff della propria divisione self-driving car creando Waymo, una società che destinata a integrarsi con qualche principale attore del settore: FCA, per i suo pregressi accordi di collaborazione con Google, è vista in prima linea per questa operazione.