L’Osservatorio TuttiMedia, nella 14ma edizione di “Nostalgia di Futuro” in programma il 1° dicembre a Milano presso la Fondazione Mattei, propone un focus sulla mobilità sostenibile. Oggi parliamo di trasporto ferroviario, l’alternativa green su cui si stanno concentrando la maggior parte degli sforzi e degli investimenti a livello mondiale.
Il progetto RAILS
Nello specifico, questo primo articolo sul tema si concentra sul progetto RAILS (“Roadmaps for AI Integration in the Rail Sector”), coordinato dal CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) tramite la Prof. Valeria Vittorini dell’Università Federico II di Napoli, insieme ad un team di ricercatori campani specializzati in intelligenza artificiale, e gestito tecnicamente dal Prof. Francesco Flammini, alumnus dell’ateneo federiciano, per conto della Linnaeus University (Svezia). Si tratta del primo progetto di ricerca internazionale al mondo in questo specifico ambito, che vede protagonisti, oltre a quelli sopra menzionati, atenei prestigiosi nel settore trasporti quali le università di Delft (Paesi Bassi) e Leeds (Regno Unito). Il progetto valorizza la tradizione industriale campana e le eccellenze del territorio nell’ambito del trasporto ferroviario, vedendo coinvolta anche Hitachi Rail (ex Ansaldo) come membro del comitato industriale a supporto del progetto. Dopo quasi 3 anni dall’inizio del progetto, sono stati prodotti risultati importanti, pubblicati sulle riviste più prestigiose del settore, che sintetizzano lo stato dell’arte, la visione innovativa, nonché i risultati in diversi ambiti del dominio ferroviario, quali la manutenzione predittiva tramite modelli virtuali (i cosiddetti digital twins), l’ottimizzazione della capacità delle linee, la previsione dei ritardi, la diagnostica degli incidenti, e la guida autonoma basata sull’apprendimento automatico per il riconoscimento di segnali ed ostacoli.
Una ricerca pionieristica
Il Prof. Flammini, che ha alle spalle oltre 10 anni di esperienza maturata in ambito industriale proprio nella sede napoletana di Ansaldo (ora Hitachi Rail), ci tiene a sottolineare il carattere pionieristico delle ricerche effettuate:
“Quando abbiamo sottomesso l’applicazione per il finanziamento alla comunità europea, è stata un po’ una scommessa, in quanto la concorrenza era agguerrita e – come spesso accade nei finanziamenti europei – le probabilità di successo erano molto basse. Abbiamo appreso la notizia che il progetto era stato selezionato con un misto di incredulità ed entusiasmo, perché sapevamo di avere una responsabilità importante nel guidare un’iniziativa che aveva l’ambizione di anticipare le sfide più importanti per le ferrovie del futuro”.
Ciclo di convegni AI4RAILS
Il progetto ha attirato l’interesse di grandi associazioni ed aziende a livello globale, anche grazie ad un ciclo di convegni sull’intelligenza artificiale nelle ferrovie denominato AI4RAILS(“Artificial Intelligence for Railways”), creato come parte delle attività di divulgazione del progetto. Tali convegni hanno avuto come relatori personaggi del calibro di Christian Chavanel, direttore del dipartimento ferroviario dell’UIC (Union internationale des chemins de fer), ovvero l’associazione mondiale più importante per la promozione del trasporto ferroviario, e Giorgio Travaini, capo della ricerca ed innovazione di Europe’s Rail. Quest’ultimo, precedentemente noto come Shift2Rail, è il partenariato pubblico-privato europeo, stabilito nel framework di Horizon Europe, volto ad accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie ed accrescere la competitività dell’industria ferroviaria in Europa.
“Tra le altre cose, il nuovo ciclo di convegni AI4RAILS è stato uno dei risultati del progetto” prosegue il Prof. Flammini “che ha consentito il confronto tra esperti accademici ed industriali provenienti da ogni parte del mondo, ed ha creato di fatto una nuova comunità interessata allo sviluppo delle cosiddette ferrovie intelligenti, o smart-railways”.
Entro la fine del progetto, prevista per giugno 2023, verranno esplorati casi d’uso e sperimentazioni in diversi ambiti, che comprendono applicazioni di visione artificiale, rilevamento anomalie, ed ottimizzazione automatica, basate sui modelli più sofisticati di reti neurali “profonde” (deep neural networks).
Campania leader nell’innovazione ferroviaria
“L’aspettativa della comunità europea è che il progetto funga da apripista per la sperimentazione e per i progetti futuri che mirino a migliorare le prestazioni, l’affidabilità e la sicurezza delle ferrovie sfruttando gli ultimi sviluppi e le tecniche più avanzate nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Nel frattempo, noi ci siamo spinti oltre con le sperimentazioni in ambiente simulato, ed abbiamo già rilevato un grande interesse da parte della comunità industriale internazionale nei risultati del progetto, con diverse richieste di collaborazione, perché di fatto è la prima volta che si prova a dare risposte concrete alle sfide dell’intelligenza artificiale nel ferroviario, compresi gli aspetti di sicurezza, affidabilità, e certificazione, che stanno rallentando l’introduzione dei veicoli autonomi anche in settori tradizionalmente meno conservativi come quello automobilistico”, conclude il Prof. Flammini.
La Campania, ed in particolare l’ateneo federiciano, si confermano quindi leader nell’innovazione del trasporto su ferro, e ci auguriamo che il tessuto industriale possa cogliere le numerose opportunità offerte dagli sviluppi di questo ed altri progetti di ricerca, in cui le eccellenze locali possono trovare spazio per esprimere il loro talento.
Nel prossimo articolo sulla mobilità sostenibile verranno approfonditi in maniera generale i punti di forza dell’adozione dell’AI nel sistema ferroviario sia come trasporto che nella manutenzione, oltre ad esplorare la ricaduta positiva in termini finanziari e di business.