Mobilitiamo le menti, non le piazze: è questo il mio pensiero di questi tempi, perché le menti esigono rispetto, conoscenza.

Le menti esigono concretezza che manca nonostante tutto. Mi chiedo da tempo perché tutti urlano l’esigenza della Banda Larga, anzi larghissima, e nessuna urla, protesta sul fatto che per andare a Fiumicino in treno devi percorrere tutta la stazione. Mi chiedo come possono sopravvivere le persone anziane ed anche le signore come me che amano i tacchi alti. A parte questa amenità contro il Leonardo Express ed il suo posizionamento il mio amico di blog  imprecava già da un anno, desidero immaginare insieme a voi tutti (pochi ma sicuramente di qualità) quella società che oggi viene definita la m-ocietà, dove cioè tutti siamo in movimento perenne. Bé il Leonardo express è assolutamente agli antipodi,  mi chiedo perché nessun giornale ne ha scritto, perché nessuno di noi (a parte il guru canadese che sorride, e commenta “finalmente”)  ha protestato, ha mandato e-mail ad un giornale? Eppure il turismo e la mobilità sono protagonisti nel nostro mondo. Forse dobbiamo per forza di cose abituarci a viaggiare solo virtualmente?

E i giornali, mi chiedo, perché non hanno fatto un’inchiesta? I giornalisti erano tutti immersi nel problema della Banda Larga? O di cosa fare della loro professione domani?

Le menti pensano, le piazze acclamano e a qualcuno che è più saggio di me (mio padre) e dice che il popolo vuole la piazza, rispondo che un popolo educato a pensare a volte può anche acclamare ma per scuole pulite, uffici efficienti.

Oggi dopo un’ora di fila e regolare numerino che una volta garantiva l’accesso al servizio gli impiegati dell’ufficio postale di via Sicilia a Roma alle 14 hanno chiuso gli sportelli non curanti della gente che aspettava con in mano il famoso ticket preso in orario del tutto corretto. Noi dovevamo spedire delle copie di Media Duemila ed insieme ad altre 20 persone siamo stati  letteralmente cacciati.

Sarebbe servita la Banda Larga in questo caso? Forse sì, perché attraverso una linea di emergenza qualcuno poteva arrivare e chiarire la faccenda. Chi aveva ragione? Gli utenti in attesa o il popolo degli impiegati?

Ci vuole sempre qualcuno sopra le parti che giudichi imparzialmente, che dia una opinione autorevole, imparziale basata su leggi o regolamenti.

Ed ecco il caso Google: è lecito inserire qualsiasi contenuto?

Chi è il colpevole della scorrettezza? Certo dopo 4 anni più o meno la sentenza sembra oltremodo fuori tempo. In Rete il fattaccio non dovrebbe esistere più, dico dovrebbe perché forse lo trovi ancora o più precisamente in un determinato momento qualcuno lo ha ritrovato.

Da lunedì su Media Duemila on line vogliamo raccogliere pareri, mobilitare menti. Dopo due mesi proveremo a trarre delle conclusioni e le pubblicheremo su carta perché le conclusioni di un dibattito sono sempre importati. Sono un punto da cui partire anche per creare un regolamento.

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