L’uscita della nuova veste editoriale di Media Duemila è occasione per una breve riflessione sul concetto di stile: lo strumento volto a lasciare il segno e il risultato stesso del gesto. Ciò che distingue, quindi,  ma anche ciò che punge, ribadendo ancora una volta la natura pragmatica della comunicazione.

Quando poi le scelte stilistiche vanno a comporre il quadro più ampio dell’identità visiva di una rivista, la nostra attenzione deve comprendere i tratti salienti di questa identità: la capacità di sintetizzare coerentemente un percorso per offrirlo all’attenzione del lettore. Aspetto questo che, per immediatezza è in grado – prima di altri – di intercettare quel cambiamento di cui Media Duemila vuole farsi testimone.

La forza con cui il digitale sembra travolgere l’assetto tradizionale della mediazione si osserva nelle nuove forme della rivista, che attenua i segnali di messa in scena istituzionale dell’importanza dell’Innovazione e si offre come quaderno di lavoro più agile, in grado di valorizzare le scritture al margine del testo.

L’augurio che vogliamo fare a Media Duemila è nella direzione di una continuità che sappia raccogliere i frutti della sua esperienza di lungo corso, per affrontare con stile le emergenze di uno scenario di senso decisamente declinato al futuro.

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