Il CEO di Snap, Evan Spiegel, ha affermato che oltre 150 milioni di utenti hanno generato più di 10 miliardi di messaggi utilizzando MyAI, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale di Snapchat, inclusi consigli sugli acquisti di auto, scelte di ristoranti e persino negoziazione di aumenti salariali.

Spiegel ha anche sottolineato il potenziale di MyAI per la pubblicità personalizzata. Sfruttando le conversazioni degli utenti con MyAI, Snapchat può migliorare i consigli per gli acquisti sugli annunci su tutta la piattaforma, il che, secondo Spiegel, potrebbe portare a una nuova era di pubblicità personalizzata.

Ed io mi chiedo dove finirà la privacy degli utenti.

A SnapChat dicono che  sono state prese in considerazione misure di sicurezza, soprattutto per gli utenti più giovani; e allora cosa succederà nel mondo della pubblicità fra creatività generativa e  “pubblicità personalizzata” ispirata dai chatbot  come sta succedendo…..

E leggo sul Corriere della Sera di oggi (22 giungo 2023) che la Federal Trade Commission (Ftc antitrust Usa) ha denunciato Amazon con l’accusa di utilizzare “design interfaccia utente manipolativi coercitivi o ingannevoli, noti come dark pattern” per indurre gli utenti a rinnovare abbonamenti automaticamente senza piena consapevolezza.


Chi è Evan Spiegel?

Nato nel 1990 a Los Angeles, in California, Evan Spiegel è co-fondatore e CEO di Snap Inc., la società madre di Snapchat. Spiegel ha sviluppato l’idea per la popolare app per la condivisione di foto e video mentre frequentava la Stanford University, insieme all’ex fratello della confraternita Bobby Murphy. Inizialmente chiamata Picaboo e rilasciata nel 2011, l’app ha guadagnato molto successo l’inverno successivo, diventando infine i suoi co-fondatori miliardari quando Snap è diventato pubblico all’inizio del 2017. Spiegel è anche noto per il suo matrimonio con la top model australiana Miranda Kerr.

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Derrick de Kerckhove
Direttore scientifico di Media Duemila e Osservatorio TuttiMedia. Visiting professor al Politecnico di Milano. Ha diretto dal 1983 al 2008 il McLuhan Program in Culture & Technology dell'Università di Toronto. È autore di "La pelle della cultura e dell'intelligenza connessa" ("The Skin of Culture and Connected Intelligence"). Già docente presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II dove è stato titolare degli insegnamenti di "Sociologia della cultura digitale" e di "Marketing e nuovi media".