Un asse 3D unisce simbolicamente Venezia a Pompei. Il 18 giugno prossimo, al Telecom Italia Future Centre, ci sarà un nuovo appuntamento organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia su “Colloqui per l’Impresa Intelligente” che questa volta si incentreranno sulla “Stampa 3D, dal progetto all’oggetto”, con esperti a confronto su un tema che riguarda lo sviluppo e l’innovazione delle imprese italiane nei prossimi anni.
Invece, nella città degli scavi, passato e futuro si fondono grazie alla grafica 3D, regalando nuove emozioni in un tour archeologico nella Pompei che fu sepolta dall’eruzione del 79 d.C., tra divulgazione scientifica ed intrattenimento.
Così nasce “Pompei 3D – Una storia sepolta”, realizzato da Archeo Tour, che ricostruisce virtualmente, con tutta la potenza emozionale della computer grafica 3D, la grandezza di una delle più belle città romane di età imperiale, in quell’ultimo infausto giorno della sua catastrofica distruzione. Lo staff tecnico-scientifico di Archeo Tour ha scelto di sperimentare per la prima volta in assoluto la formula della docu-fiction, completamente realizzata con animazioni 3D generate al computer in stereoscopia, consapevole della difficoltà di innovare, data la grande popolarità internazionale del sito e la conseguente abbondanza di documentari e prodotti multimediali su Pompei. Il film, della durata di 30 minuti, racconta la vita di Pompei e l’eruzione del Vesuvio del 79 che la distrusse completamente.
Pompei 3D è un vero e proprio documentario storico, in cui al centro della narrazione è posta una storia di uomini, personaggi di fantasia, che sono stati protagonisti, in quell’ultimo giorno di Pompei, prima della distruzione causata dal Vesuvio, di un piccolo dramma, di una piccola storia sepolta dalla cenere e per sempre dimenticata. I personaggi, Ottimo e Abalo, sono alle prese con un misterioso medaglione e altri oggetti preziosi. Si tratta di oggetti di inestimabile valore storico, come la statua di Livia rinvenuta nel peristilio della Villa dei Misteri e la gemma con ritratto di Alessandro Magno, pertinente ad un medaglione, trovato nella Casa del Fauno, entrambi oggi in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che un tempo sono appartenuti a persone reali che li hanno posseduti, apprezzati ed amati. Questa scelta vuole indurre il pubblico a riflettere sull’aspetto umano dei manufatti archeologici che, molto spesso, come per i templi, le strade, le botteghe e gli edifici pubblici, sembrano quasi scollegati dalla civiltà che li ha prodotti, per l’assenza inevitabile della componente umana.
Il filmato è adatto a tutti, dagli studenti agli archeologi. La scelta delle location che sono state oggetto di un meticoloso studio storico-artistico ed archeologico (coordinato dall’archeologo Davide Tanasi, dell’Arcadia University) e di una filologica ricostruzione virtuale delle architetture ha privilegiato alcuni dei più emblematici monumenti della città antica: la Villa dei Misteri, la Casa del Fauno, la Casa dei Ceii, l’Anfiteatro, il Foro con il Tempio di Giove. E tutto intorno, la città, brulicante di vita, all’apogeo del suo splendore prima dell’eruzione di quel fatidico giorno del 79 d.C., muta, abbandonata e ricoperta di cenere subito dopo.

Dario Sautto

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Dario Sautto
Dario Sautto: napoletano, giornalista e blogger, cronista di giudiziaria presso "Il Mattino", ha collaborato con il "Roma" e "la Repubblica", è stato direttore di una webtv, conduttore radio e tv