Il terremoto in Giappone: la forza della natura che non si ferma davanti a nulla e l’impossibilità dell’uomo tecnologico di prevedere, salvarsi. Oggi propongo a tutti di riflettere guardando YouTube: allego il filmato perché mi ha impressionato veramente. Non manco però di segnalare che su Il Sole 24 Ore di sabato il direttore ricerche della FUB (Fondazione Ugo Bordoni) Mario Frullone spiega come mai in Giappone le reti telefoniche più colpite  sono state quelle dei telefoni cellulari invece delle fisse. E le lunghe file createsi davanti alle uniche cabine telefoniche funzionanti riportano ad immagini da secolo scorso.

Articolo precedenteAlmawave annuncia la nascita di Almawave do Brasil
Articolo successivoAlle Olimpiadi di Informatica per far emergere i talenti