di ROSANNA CONSOLO

Ogni forma d’arte è in tutto un’esperienza sensoriale, un momento estetico che espone ogni fruitore di fronte ad una conoscenza capace di coinvolgerlo globalmente. Un’esperienza immersiva, dunque, che le tecnologie digitali riescono ad ampliare e a valorizzare in modo inedito dandole forme inaspettate che sollecitano ognuno dei cinque sensi. È questa la scommessa attuata con il NOBE (No OBstacle to Emotion) ideato dalla professoressa Saveria Dandini de Sylva, presidente dell’Istituto Leonarda Vaccaridi Roma (Centro per la riabilitazione, l’integrazione e l’inserimento delle persone con disabilità), e proposto dallo stesso Istituto nell’ambito degli “Interventi volti alla creazione di percorsi museali, bibliotecari e archivistici finalizzati alla fruizione da parte di persone con disabilità”, iniziativa lanciata nel 2009 e finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il progetto – co-finanziato da privati – costituisce un percorso pilota che, con il titolo suggestivo “Le vie dell’arte attraverso le emozioni”, è stato allestito per circa un anno presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea(GNAM) di Roma e realizzato con un team di autorevoli interlocutori: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Unione Italiana Ciechi, la Federazione Nazionale Pro Ciechi, l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del C.N.R., l’Istituto Statale per Sordidi Roma. Il NOBE regala un’autentica “immersione emozionale” nell’opera d’arte grazie ad una tecnologia altamente interattiva che integra schermi, suoni, profumi, supporti tattili consentendo un’esperienza multimediale, e dunque davvero multisensoriale, di un’opera visuale grazie ad innovative modalità di fruirla che portano in gioco i diversi canali sensoriali capaci di consentire a tutti, e ancor più alle persone con disabilità, di relazionarsi con tutto il senso dell’opera.  Il NOBE è stato costruito con la collaborazione di Carlo Sperati e Sergio Ruschena(studio Spazio Visivo di Roma)e nel progetto pilota ha reso accessibili una selezione di quadri esposti allo GNAM in un percorso che si può così esemplificare: l’opera d’arte viene proiettata su uno schermo a parete dove via via si anima anche grazie all’interazione del visitatore; la musica composta dai Maestri di Santa Cecilia accompagna l’emersione delle immagini richiamate anche con i profumi legati alla raffigurazione e sprigionati dal NOBE; l’esplorazione tattile avviene invece attraverso tavole termoformate – che consentono alle persone non vedenti di individuare i contorni in rilievo del quadro – e tramite le vibrazioni che un’apposita membrana restituisce ad una persona sorda consentendole, così, di ascoltare la musica con le mani. Il progetto, con nuovi sviluppi in lavorazione, sarà presentato alla conferenza europea AAATE 2011 (Association for the Advancement of Assistive Technology in Europe) che si svolgerà a Maastricht (dal 31 agosto al 2 settembre prossimi).

Con il NOBE, dunque, si può davvero attuare quel processo di reciproco avvicinamento fra l’arte e i suoi fruitori che passa di certo tramite una diversificazione delle modalità di accesso ma anche attraverso la possibilità di “toccare” l’arte con la sensorialità delle emozioni.

Link al progetto e al promotore:

http://www.leonardavaccari.it/

http://www.leonardavaccari.it/internal.asp?cat_id=55321&category_name=Sintesi%20Progetto

Galleria fotografica

Per approfondimenti:

www.beniculturali.it/

http://www.gnam.beniculturali.it/

http://www.santacecilia.it/

http://www.istc.cnr.it/

http://www.uiciechi.it/

http://www.prociechi.it/

http://www.issr.it/

www.aaate2011.eu/

Rosanna Consolo

“Sapienza” Università di Roma

Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale

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