Cambiare l’ambiente  si può attraverso gli occhi dei giovani

Gli studenti del politecnico di Milano corso Antropologia della cultura digitale  hanno voluto dare un contributo concreto al cambiamento del mondo ed hanno proposto, in occasione della 12ma edizione del premio Nostalgia di Futuro, 8 progetti basati sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, nati alla Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile di Rio de Janeiro nel 2012. Tali obiettivi sono stati distribuiti fra otto gruppi che avevano il compito di ricercare e identificare i problemi nonché sviluppare soluzioni. Una volta che gli otto gruppi hanno svolto il loro incarico, è emerso che i problemi erano interconnessi tra loro. Così, i molti progetti son diventati tasselli di un unico puzzle, rendendo indispensabile un lavoro corale.

Per prima cosa, attraverso la ricerca degli studenti, abbiamo imparato che i Paesi più felici e più sani erano tutti guidati dalle donne: sono tali Paesi che hanno registrato la migliore performance nell’affrontare la pandemia. Così, la creazione di una società paritaria e l’incorporazione di più donne nel Governo è stato uno degli approfondimenti del corso.

Si è altresì rilevato, dagli approfondimenti svolti dagli studenti, che la salute della società è molto legata alla salute dell’ambiente. I corsisti hanno scoperto che seguiamo la cosiddetta “dieta della plastica”, ingerendo senza accorgercene l’equivalente di un’intera carta di credito a settimana. Un altro gruppo ha scoperto che dal 1990 al 2016 sono stati disboscati 814 campi da calcio all’ora. E sappiamo tutti quanto siano importanti gli alberi per la società e il pianeta che essi fanno vivere e rendono abitabile. Da questa riflessione è nata la proposta di unificare i Ministeri della Salute e dell’Ambiente, in modo da catalizzarne l’impatto a favore dei cittadini.

Infine, sempre più persone si stanno spostando dalla vita rurale a quella cittadina. Città che sono ancora solo dei mattoni con un traffico senza fine e molte ore sprecate. Città create dall’uomo, ma non per gli individui che le abitano né per la natura. Gli studenti hanno invece adottato un altro approccio, città che seguono il ritmo della natura e dell’uomo.

 

Argomento: Città e comunità sostenibili

Progetto: O-citt

Studenti: Elisa Carbone, Maria Camila Coelho De Oliveira, Marina Fernández, Beatrice Foresti, Anh Nguyen Hoang, Nelly Saad, Ludovica Rossi

Il progetto si basa sull’idea di una città in cui tutto è raggiungibile e attuabile in 15 minuti di Carlos Moreno. Il che equivarrebbe a una vita localizzata, in cui i residenti possono soddisfare tutti i loro bisogni quotidiani senza dover fare lunghi spostamenti usando mezzi pubblici o privati. Gli studenti hanno inizialmente progettato i tre livelli della città per soddisfare le diverse esigenze: una scala di 15 minuti, 2/3 di quartiere e la scala della città. È stata creata anche l’app O-city, per aiutare le persone a navigare nella città in cui vivono, sviluppare nuove abitudini sostenibili e creare comunità all’interno di ogni quartiere di 15 minuti. Si tratta di un’applicazione gamificata che spinge le persone a raccogliere punti, a vivere una vita più sostenibile e a ricevere vari vantaggi.

Argomento: Uguaglianza di genere

Progetto: U-turn

Studenti: Anel Alzhanova, Guo Yifei, Yasmine Hamdani, Elmira Katsajeva, Andrea Llamas Roldan, Renata Martínez Tapia, Silvia Tanasini

Il progetto U-turn è nato con la missione di elaborare proposte per rendere il mondo migliore attraverso la promozione dell’uguaglianza di genere. Il progetto è una piattaforma online, chiamata U-turn perché gli studenti propongono una svolta nel modo di vedere e di relazionarsi a questo tema. Il sito con le sue quattro sezioni vuole coinvolgere l’utente con test, webinar e workshop. L’obiettivo è quello di spiegare che la forza di un Governo a parità di genere sta nel migliorare la comunicazione, la comprensione e la collaborazione tra persone di genere diverso. E i benefici sono evidenti. C’è anche la possibilità di partecipare attivamente alla causa per avere Governi fifty fifty nel prossimo futuro.

Argomento: Energia economica e pulita

Progetto: Parco della Luna

Studenti: Aurora Antonini Cencicchio, Martina Bombardieri, Francesca Gheli, Roncalli Barbara, Cecilia Sgubbi, Luca Draisci

Il progetto MotiON Park trasforma il consumatore di energia di tutti i giorni in produttore attraverso i propri parchi di attività. Il parco sarà dotato di varie attività per tutte le età, dalle tegole per la corsa che producono energia solare al parco giochi per bambini. L’idea principale è che le persone in movimento possano produrre energia pulita per le nostre città. Ogni parco sarà dotato di schermi interattivi, attraverso i quali sarà possibile visualizzare la quantità di energia prodotta da ogni singola apparecchiatura in un determinato periodo di tempo e l’andamento degli obiettivi energetici, fissati per ciascun parco. Nella homepage del sito web di MotiON Park si trova il conteggio dell’energia prodotta dai parchi, che sarà costantemente aggiornato.

Argomento: Consumo e produzione responsabile

Progetto: ReTape – il laboratorio di patch

Studenti: Carlotta Calabria, Federico Cordelli, Yuri M. Michele, Lorenzo Urietti, Valentina Zaccaria, Shan Huang

Il progetto ReTape riguarda un negozio di seconda mano con un laboratorio sostenibile. Il suo obiettivo è quello di portare lo shopping di seconda mano al mainstream. Non solo questo negozio cambierà le tendenze e riporterà a nuova vita il vintage, ma si concentrerà anche sulla sostenibilità. Si occuperà di produrre nuovi pezzi sostenibili, rammendare quelli vecchi e creare nuove soluzioni nel laboratorio di patch. Il gruppo ha deciso che l’essenziale e il look naturale sono il modo migliore per abitare la Terra, rinunciando a un vacuo consumismo, mirante solo ad essere appariscenti, il fast fashion.

Argomento: La vita sotto l’acqua

Progetto: ReSchiscia

Studenti: Letizia Agosta, Sara Bianchi, Camilla De Amicis. Federico Lucifora. Francesca Pievani, Matilde Teani

L’obiettivo di ReSchiscia è quello di ridurre l’uso di plastica monouso per rendere gli oceani più puliti e più sani, annullandone l’utilizzo nell’asporto al ristorante. La ‘Schiscia’, in dialetto lombardo è il contenitore che si usa per portarsi il pranzo da consumare sul lavoro.

Con questo progetto gli studenti intendono creare un accordo tra ristoratori e consumatori portando la propria “schiscia” al ristorante per ritirare quanto ordinato. Il progetto prevede un’app e una custodia ecologica per la schiscia realizzata in eco-nylon. L’app è una parte fondamentale del servizio e collega tra loro clienti e ristoranti. Inoltre, una sezione sarà dedicata ad aggiornare le persone sulla situazione degli Oceani e sulla quantità di plastica risparmiata con l’adesione a ReSchiscia.

Argomento: La vita sulla terra

Progetto: Nuova Foglia

Studenti: Amanda Rodrigues Cestaro, Soraya Astaghforellahi, Guido Dallago, Martina Francella, Regina Salviato, Filippo Repishti, Leo Luca Gamberini Hilton

A New Leaf è un movimento che mira a rompere la gerarchia delle specie per far luce sul ruolo dell’uomo all’interno dell’intero ecosistema e su ciò che possiamo imparare dalla ricchezza di esperienze delle piante.

Il progetto, incentrato su un manifesto che mette in luce la logica operativa del comportamento delle piante, comprende discussioni scientifiche, esperienze interattive ed esplorazioni artistiche, per approfondire il rapporto tra l’uomo e la natura e costruire una nuova consapevolezza ambientale.

Ispirandoci alle teorie del professor Stefano Mancuso, presentiamo un festival di tre giorni presso l’ex Fabbrica Innocenti di Milano, ricco di attività per rappresentare i cinque pilastri fondamentali del Manifesto: rimanere, purificare, connettere, usare, generare.

 

Argomento: Azione per il clima

Progetto: glob.e

Studenti: Nicolò Abate, Alvise Gregorio Aspesi, Massimiliano Cason Villa, Marta Crippa, Davide Perucchini, Enzo Giovanni Taboada Fung

Project globe.e è una linea di vasi per piante ‘intelligenti’ collegati fra loro in tutto il mondo. Comprende tre tipi di vasi, piccoli per uso domestico individuale, medi che vengono realizzati per luoghi pubblici come i ristoranti o le aziende e infine grandi che includono panchine destinate ai parchi.

Tutti gli impianti sono collegati attraverso un’app che focalizza ogni vaso e i suoi progressi. La mappa mostra le piante di tutto il mondo creando una comunità digitale di piante. L’app fornirà all’utente la conoscenza di come sta andando la sua pianta, se ha bisogno di acqua, sole o meno umidità. L’idea è quella di creare piccole azioni che aiutino a combattere il cambiamento climatico e a creare una grande comunità.

 

Argomento: Buona salute e benessere

Progetto: Leafie

Studenti: Bharath Arappali, Sandra Di Leo, Isabella Garavaglia, Sara Zanardi, Valerio Andrini, Olivia Ludkiewicz

L’obiettivo di Leafie è quello di collegare tra loro i Dipartimenti della salute e dell’ambiente concentrandosi sul tema dell’inquinamento dell’aria: il respiro diventa la base per ripensare il nostro futuro e per costruire un mondo sostenibile, una vita sostenibile, un corpo sostenibile.

La missione di Leafie è un’installazione di Green Roofs (terrazze verdi) sugli edifici pubblici e la loro integrazione in un sistema più ampio attraverso un’app per renderli più interessanti e capaci di coinvolgimento per gli individui e le comunità. “Respirare sopra” significa raggiungere fisicamente la cima di un edificio solo per rallentare e respirare. Ci sono due tipi di tetto, uno è una fattoria e l’altro è un tetto di attività. Ogni tetto fornirebbe diversi podcast per la meditazione e lo yoga, anche gli utenti possono partecipare alle attività di consapevolezza e di respirazione.

L’applicazione offre agli utenti l’opportunità di raccogliere monete virtuali completando vari obiettivi. Queste monete possono essere usate in molti modi, come piantare un albero, comprare cibo agricolo per distribuirlo sui tetti e molto altro ancora. Attraverso Spotify Leafie e il suo avatar comunica le sue lezioni, le classi, i podcast e le diverse playlist di musica per ogni tipo di umore.

 

 

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Annamaria Barbato Ricci
Annamaria Barbato Ricci è una stimata e nota giornalista italiana, free lance e già capo-ufficio stampa alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero dei Trasporti e consulente nello staff di Presidenza dell’UNICEF. E' stata coordinatrice e co-autrice della trilogia “Radici Nocerine: la Storia al servizio del Futuro”, e ideatrice de Le Italiane, un libro che racconta 150 anni di Italia al femminile.