![Nostalgia di Futuro 2023](https://www.media2000.it/wp-content/uploads/2023/11/63bf4f6e-ac16-4edc-be46-56449dbe6803.jpg)
La 15esima edizione di Nostalgia di Futuro, l’incontro che ricorda Giovanni Giovannini storico presidente FIEG, giornalista, editore, scrittore e anticipatore dell’evoluzione dei media, organizzato dall’associazione Osservatorio TuttiMedia e dalla rivista Media Duemila, è dedicato a “#Pluralismo #Regole #Copyright #Giornalismo nell’era dell’Intelligenza Artificiale Generativa”.
L’appuntamento si svolge in FIEG a Roma dove Giovannini ha passato 20 anni in quanto presidente della federazione che unisce gli editori italiani.
Media Duemila e l’Osservatorio TuttiMedia oggi possono vantare un direttore scientifico di eccezione: Derrick de Kerckhove che invita a rispondere a domande fondamentali per il nostro futuro e che cercano risposte per capire come costruire il mondo nuovo e rinnovare il nostro modo di essere uomini mentre la Grande Mutazione (rivoluzione tecnologica, biologica, sociale) ci assedia.
“Negli anni ’90 ho predetto l’arrivo delle protesi tecnologiche (computer e telefonino), oggetti esterni a noi che ci avrebbero aumentato – afferma de Kerckhove – ora siamo arrivati all’algoritmo che si insinua dentro, allo scopo di prendere il controllo sull’uomo attraverso il linguaggio per incidere sulle decisioni. I giornalisti attraverso il racconto e i resoconti che propongono sostengono la conoscenza ed in certo senso aiutano a prendere decisioni. Ecco perché credo che siamo nell’era della competizione fra due sistemi cognitivi e per favore non parliamo più di intelligenza umana versus intelligenza artificiale”.
La 15esima edizione di Nostalgia di Futuro Derrick de Kerckhove la immagina quale occasione per riflettere sul complesso sistema sociale fondato su due codici diversi: “Da una parte c’è il linguaggio umano, codice basato sulla creazione di senso – spiega – e dall’altro quello dell’algoritmo, codice basato sulla logica di comandi. Quello basato su comandi sta superando quello basato sul senso in tanti settori di sopravvivenza umani, tipo medicina, legge, finanze, e forse anche il giornalismo”
Joshua Bengio, canadese, docente di scienza computazionale all’Università di Montreal, che nel 2018 ha vinto con due colleghi il premio Turing, sul Corriere della Sera pone la domanda: “Rischiamo di perdere il controllo dell’IA che può produrre profondi danni alla società, ai rapporti fra Paesi e allo stesso genere umano?”.
Per de Kerckhove il punto è: “Se, attraverso il linguaggio, l’algoritmo in qualche modo penetra e riconfigura la conoscenza e la mente di ciascuno, temo che nel momento in cui l’IA generativa sarà in grado di creare il linguaggio potrà competere con il giornalismo e forse superarlo. La soluzione si chiama ‘prompt engineering’. Anche ChatGPT è capace di fare le domande, ma il giornalista di alto livello sa porre le domande più urgenti e pertinenti”.
Niente è più come prima e in questo caso non possiamo sorridere pensando alla frase di Tancredi Falconieri ne Il Gattopardo: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. “Siamo a una svolta” lo diceva già Giovanni Giovannini negli anni ’80 quando ha fondato questa rivista che quest’anno compie 40 anni di pubblicazioni, adeguandosi ai tempi ed agli strumenti attuali e negli anni 90 invitava media vecchi e nuovi a collaborare creando l’Osservatorio TuttiMedia per mettere insieme, appunto tutti i media.