Public Mind: la costruzione dell’opinione pubblica nell’era dell’algoritmo. Abbiamo bisogno di giornali? Abbiamo bisogno di giornalisti?: “L’Unione Europea ha sancito un’ inversione di tendenza. – dice de Kerckhove intervistato moltissimo in questi giorni –  perché si può pensare alla costruzione di un nuovo contratto sociale che deve tenere conto delle unicità dell’oggi. Attenzione non ci sono vincitori e vinti in questo momento, c’è la voglia di progettare insieme l’ ‘arti 11, l’art. 13  della legge sul copyright dell’Unione Europea,  ma soprattutto di ricostruire uno spazio comune di pensieri diversi da condividere e per fare questo c’è bisogno di giornali e giornalisti”.

Il DIGITAL NEWS REPORT del Reuters Institute For Study on Journalism  ci dà ragione in fatti nell’indagine che ha redatto intervistando 74mila consumatori di news online di 37 Paesi, compresa l’Italia, si legge che gli abbonamenti crescono e che la fiducia nei media non scende più.  Anzi è salita rispetto al 2017.   Il 42 % degli italiani ha fiducia nei media più che i francesi, infatti, al 35%. In testa Finlandia e Portogallo dove la fiducia arriva al 62%.

L’opinione pubblica dunque la formano gli algoritmi o  i professionisti dell’informazione? Ne discutiamo alla decima edizione di Nostalgia di Futuro che ricorda Giovanni Giovannini storico presidente della FIEG. Nel  1996 crea l’Osservatorio TuttiMedia, associazione che mette allo stesso tavolo, tutti i media appunto per un confronto utile alla costruzione del nuovo contratto sociale.  Oggi fanno parte dell’associazione tutti i media: giornali – televisioni – social media e motori di ricerca, ecco perché pensiamo di essere l’ambiente giusto per avviare la nuova era.

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.