Ridurre l’incertezza del futuro attraverso un percorso filosofico nel mondo dei numeri, e cioè dei Big Data, questa è l’esperienza di Cosimo Accoto, autore del libro “Il mondo dato” edito da Egea. Il libro ritraccia l’itinerario intellettuale che lo ha portato dall’Italia al MIT di Boston per analizzare i pilastri della società moderna, quella che lui definisce la software culture society. Codici, sensori sono tutt’intorno a noi ed è proprio la rivoluzione dei sensori che secondo Accoto, noi italiani stiamo sottovalutando.
Molti i punti in comune con il nostro direttore scientifico Derrick de Kerckhove, infatti discutiamo di protesi tecnologiche, estensioni della nostra gestualità, di inconscio tecnologico, paragonabile a quello digitale, altro effetto della software culture. Arriviamo a discutere d’intelligenza aliena e cioè come i Big Data stanno evolvendo dalla sfera dell’informazione a quella delle decisioni. L’intelligenza artificiale di cui ormai si parla da quasi 60 anni è capace di fare simulazioni e esperienze autonome per fare scelte al posto nostro. Insomma le nostre protesi digitali e i nostri robot sono diventati estensioni autonome.
Questa nuova realtà è difficile da gestire perché l’uomo abituato a proteggersi dall’altrui intelligenza certamente diffida della macchina che sente il mondo e può leggerci nel pensiero.
Oggi gestire l’incertezza del futuro è quanto mai necessario perché le piattaforme sottraggono potere, il codice aspira a governare il mondo. Accoto riporta un esempio quanto mai efficace: “Un tempo gli Stati mappavano i territori, ormai ci pensa Google Maps sottraendo questo privilegio cognitivo e acquisendo così potere”.
Gli interessi culturali di Cosimo Accoto lo spingono anche verso le nuove frontiere del business: “Penso a Blockchain la seconda rivoluzione di Internet che oltre a gestire informazione, si candida a gestire anche l’economia del valore, dei beni e degli asset secondo modelli di fiducia e di consenso in rete alla pari”.
Cosimo Accoto sarà con noi quest’anno alla nona edizione del Premio Nostalgia di Futuro. Uno speaker di eccezione che porterà inediti punti di vista sulla società digitale.

Cosimo Accoto

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.