di NELLO SCARABOTTOLO
Le selezioni degli atleti italiani che ogni anno partecipano alle Olimpiadi Internazionali di Informatica (IOI: International Olympiad in Informatics) prevedono una progressiva “decimazione” dei partecipanti:
- si parte infatti da circa 10.000 studenti delle prime quattro classi delle scuole secondarie di 2° grado, che nel mese di dicembre affrontano presso i propri Istituti Scolastici le selezioni scolastiche, basate su test di logica e di algoritmica in forma cartacea;
- un migliaio di atleti vengono ammessi alle selezioni territoriali, che si svolgono nel mese di aprile dell’anno successivo presso alcuni Istituti Scolastici distribuiti sul territorio nazionale e che richiedono agli atleti di sviluppare su computer programmi di medio livello di difficoltà;
- quasi 100 atleti passano alle successive selezioni nazionali, che si tengono in un’unica sede nel mese di ottobre e che richiedono lo sviluppo di programmi decisamente complessi;
- una ventina di atleti distintisi alle nazionali diventano i probabili olimpici dai quali – dopo allenamenti e test di complessità sempre crescente – verrà selezionata la squadra olimpica (4 titolari e 2 riserve) da inviare alla competizione internazionale.
Ma chi sono i partecipanti? Ecco qualche dato relativo agli atleti che nel dicembre 2009 hanno affrontato le selezioni scolastiche, nella primavera 2010 le selezioni territoriali e nell’autunno 2010 le selezioni nazionali, dai quali emergerà la squadra olimpica che nel luglio 2011 andrà in Thailandia.
Intanto, l’informatica si conferma – purtroppo – una disciplina “snobbata” dalle ragazze: dei 953 atleti ammessi alle territoriali, solo il 12% era di genere femminile, e fra i 74 atleti ammessi alle nazionali non c’era nessuna ragazza.
Per quanto riguarda la scuola di provenienza degli atleti ammessi alle nazionali, poco più di un terzo degli atleti frequentava un Liceo Scientifico, poche unità altri Licei, il resto proveniva quasi esclusivamente da Istituti Tecnici Industriali e Commerciali. Tra gli ammessi alle nazionali, diminuisce la percentuale di atleti del liceo (circa il 25%) e aumenta quella degli atleti provenienti dagli Istituti Tecnici.
La provenienza territoriale mostra purtroppo una situazione a “macchia di leopardo”, ben sintetizzata dai dati riportati nella seguente tabella:
Regione | N° atleti ammessi alle territoriali |
PUGLIA | 133 |
LOMBARDIA | 117 |
VENETO | 110 |
EMILIA | 100 |
SICILIA | 68 |
TOSCANA | 53 |
CAMPANIA | 52 |
LAZIO | 45 |
PIEMONTE | 45 |
CALABRIA | 42 |
MARCHE | 38 |
FRIULI | 30 |
TRENTINO | 29 |
ABRUZZO | 21 |
UMBRIA | 19 |
LIGURIA | 16 |
SARDEGNA | 13 |
BASILICATA | 11 |
MOLISE | 11 |
Il numero di atleti ammessi alle selezioni territoriali per Regione di provenienza si discosta significativamente dalla popolazione studentesca delle varie Regioni, che in alcuni casi pur essendo molto popolose riescono a portare alle selezioni territoriali solo pochi atleti, sintomo di una scarsa partecipazione delle scuole stesse alle Olimpiadi di Informatica.
Ancora più significativo il confronto fra la distribuzione degli atleti ammessi alle territoriali a seconda della zona del Paese di provenienza (Nord, Centro, Sud) e la stessa distribuzione relativa agli atleti ammessi alle nazionali, evidenziato dai grafici successivi:
Gli atleti provenienti da Regioni del Nord Italia rivelano una preparazione superiore, che consente loro di superare in percentuale molto maggiore le selezioni territoriali.
Quali i rimedi?
- La diffusione del messaggio che l’informatica può essere femmina …;
- una sensibilizzazione verso la partecipazione alle Olimpiadi, soprattutto nelle Regioni più pigre;
- una maggiore attenzione della scuola alla preparazione informatica, anche mediante la formazione dei docenti (attività che il Comitato Olimpico persegue da tempo) per aumentare la preparazione degli atleti.
Nello Scarabottolo(Università di Milano)
componente del Comitato Italiano per le Olimpiadi di Informatica