di FORTUNATO PINTO –
Paolo Lutteri (Sipra) ha partecipato alla tavola rotonda “Dal giornale al Pixel e ritorno” in veste di consigliere anziano dell’Osservatorio TuttiMedia. “L’Osservatorio si occupa da sempre di tutti i mezzi di comunicazione, perché sono l’unica formidabile occasione per conoscere il mondo. La carta stampata rispetto ai new media ha la caratteristica di permanenza sui testi, di concentrazione e riflessione su quanto scritto. I giornali, ma anche i libri, sono ancora oggi un mezzo fondamentale per l’individuo”.
In un confronto tra media digitali e media cartacei non è possibile non distinguere la relazione che il lettore instaura con ognuno di essi. La messa in atto dei rapporti interpersonali on line avviene nel momento stesso della fruizione: l’individuo contemporaneamente legge e commenta o condivide quanto scritto nella sua rete sociale ma non è proprietario della macchina. Nella lettura off line prima c’è il tatto che dà il senso di proprietà del mezzo: è un fattore psicologico importante per l’assimilazione delle notizie e per i commenti.
Per il consigliere dell’Osservatorio TuttiMedia ci sono due aspetti che bisogna tener in considerazione in una distinzione tra carta stampata e lettura digitale: la verità di quanto scritto e il rapporto fisico che l’individuo instaura con il mezzo. “Sui quotidiani c’è un alto tasso di verità: le notizie sono analizzate e approfondite. Sui blog, sulle riviste on line sono i rumors che a volte possono deviare la verità”. I media però non si escludono a vicenda ma coabitano nella cultura: “dai graffiti ai telefoni cellulari, passando per libri, giornali ma anche televisione, radio e Pc, c’è la storia della cultura, la storia dell’umanità. Attraverso i mass media sempre più personalizzati oggi si allarga la nostra responsabilità”. Paolo Lutteri conclude così il pomeriggio Fieg ed invita tutti al prossimo appuntamento dell’Osservatorio TuttiMedia il 20 ottobre a Pompei: McLuhan affascina Pompei, Dai graffiti alla Realtà Aumentata. Scrivere al tempo dei social network”.
Fortunato Pinto
fortunatopinto@hotmail.com