Direttore Generale Raffaele Pastore. Foto © Masiar Pasquali

L’IA è effettivamente nemica dell’autenticità? Questo 2024 è l’anno zero per  la trasformazione digitale che ha sconvolto le nostre vite dal 1995 ad oggi? Noi di TuttiMedia ci siamo ritrovati in Upa per cercare risposte e non abbiamo rivolto le domande a ChatGPT. 

L’idea che questo 2024 possa essere  l’anno della svolta può essere ricondotta anche ad un fenomeno che non riguarda la tecnologia ma l’astrologia, infatti Plutone è rientrato nell’Acquario, l’ultima volta è stato dal 1778 al 1798 ed il pianeta ha impiegato 248 anni per attraversare lo zodiaco. Ecco perché questo transito  è eccezionale.  In passato questa congiuntura astrale ha segnato l’anno dell’invenzione del primo vaccino di successo contro il vaiolo; la scoperta del pianeta Urano; la Rivoluzione americana; la Rivoluzione francese; l’inizio della Rivoluzione industriale.  Nel nostro momento questa congiuntura è legata ad un contesto molto particolare: 71 paesi vanno al voto.

E Raffaele Pastore, direttore Upa apre l’incontro TuttiMedia proprio su questo: “Sono 71 i paesi al voto in questi mesi. Il primo è stato Taiwan e l’ultimo sarà gli Stati Uniti – dice  -. Di questi 71 paesi solo 43 si trovano nel Democracy Index. In un momento come questo,  le norme improntate alla trasparenza sono quanto mai necessarie per il mondo digitale, perché nella metà del secolo scorso le masse potevano essere manipolate con radio e cinema, oggi c’è l”Intelligenza Artificiale che propone informazione sintetica e implica una sorta di difesa”.

Pastore cita  l’intervento di Walter Quattrociocchi, ordinario di Data science and Complexity a la Sapienza, pubblicato sul Il Foglio nel quale si legge che “il governo inglese fornisce finanziamenti di qualche milione di sterline per sostenere gli studi su come avvengono e che forme prendono le conversazioni digitali, e che un approccio serio sull’IA deve tener conto solo del binomio dati e algoritmi”.

Certo è che se per il professor Quattrocchi gli algoritmi diventano più efficaci, perché alimentati da una grande mole di dati, siamo stati noi tutti a contribuire  sin dal gennaio 1983, anno di nascita di Internet, a questo lauto pranzo.

Il direttore Pastore chiude dandoci ragione sul fatto che delle novità questo 2024 le ha portate e come esempio cita il tavoli di confronto tra il mondo televisivo Auditel e il mondo digitale Audicom: “prima volta nella storia”.

 

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.