Un pomeriggio ero su Twitter. Leggo un retweet di @Scrip con un hashtag “simpatico” #PerChiSuonaLaCampanella. Incuriosita, vado alla ricerca di questo hashtag e di @scrip e arrivo arrivo al blog di @machediscorsi:
“Chi non sta su Twitter non capirà questo Titolo condito da @ e #. Ma siccome non credo che mi legga qualcuno al di fuori della cerchia di Twitter, non ve lo spiego nemmeno.”
Ermanno Ferretti, alias @Scrip, autore del libro “Per chi suona la campanella” . Un nuovo modo di pubblicizzare un libro, innovativo ma soprattutto partecipativo.

In un’intervista per Media Duemila Ferretti ci spiega com’è nata l’idea di pubblicizzare un libro su un Social network:
“Abbiamo deciso di pubblicizzarlo su Twitter perché il libro nasce su Twitter: è, infatti, una raccolta ragionata – e per un certo punto di vista in una forma narrativa – di tweet che ho scritto negli ultimi anni riguardanti la scuola. È quindi il primo libro italiano tratto da questo social network, e di questo social network cerca di riprodurre le specificità, in particolare la struttura “ad aforismi” o piccoli sketch non più lunghi di 140 caratteri. D’altro canto, anche la genesi del libro è stata in un certo senso “sociale”: in origine è nato come file pdf distribuito, su richiesta, tra i follower, per ovviare al fatto che i post su Twitter dopo un certo numero non sono più recuperabili e cadono nell’oblio; poi è diventato un libro cartaceo (e un corrispettivo ebook) autoprodotto e venduto a prezzo di costo sempre ai follower; infine, adesso, il salto di qualità, con un testo aggiornato, rivisto e corretto e soprattutto passando a un editore vero e proprio, con una tiratura e una distribuzione importanti. Un libro, insomma, che parla di scuola, di studenti, insegnanti, filosofia e riforme, ma che lo fa partendo da Twitter e tramite Twitter. Per questi motivi una parte della promozione doveva per forza di cose toccare Twitter, anche se non si vuole fermare lì perché i temi sono di interesse generale.”

Perchè Twitter e non Facebook?

“Sicuramente in buona parte per i motivi che ho già elencato: i post, che ho comunque sempre “cross-postato” anche su Facebook, nascono come tweet e da Twitter è sempre venuta la maggior richiesta
di raccogliere questi tweet in un libro. Ma non è solo questo: Twitter ha alcune specificità che lo rendono, a mio avviso, più adatto per promuovere un libro di questo tipo. Innanzitutto ha un sistema di condivisione (i retweet) più efficace e utilizzato di quello di Facebook, dove manca una vera e propria idea di trasmissione delle news ai propri contatti. Inoltre Facebook è talmente ampio, come network, che non ha un centro e quindi ogni informazione in un certo senso rimane in periferia ed è l’utente che deve sempre andarsela a cercare; su Twitter invece ci sono alcuni utenti più influenti (quelli che vengono chiamati, a volte in modo spregiativo, “twitstar”) che coi loro post o i loro retweet possono raggiungere quasi ogni angolo del network. Infine, su Twitter ci sono gli hashtag e i trending topics, che permettono di dare maggior visibilità a una notizia o, appunto, a un oggetto da promuovere.”

Tweet tratti dal libro:
<<Comunque se i libri, di filosofia e non, durassero
40 pagine, sarei il più grande lettore di sempre.>>

«Che mestiere fai?».
«Insegno».
«Dove?».
«Dovunque la riforma Gelmini mi mandi».
«Ovvero a quel paese.»

Autore

Ermanno Ferretti, sul web meglio conosciuto come @Scrip, ha 32 anni, vive tra Roma e Vienna (nel senso che abita più o meno a metà strada tra le due) e di mestiere fa l’insegnante. Ha una moglie e due figli. Ama il primo Nanni Moretti, il primo De Gregori, i primi R.E.M., i primi Belle and Sebastian, i primi Baustelle e il primo Nick Hornby. Pensa che i geni, quindi, dovrebbero morire a 40 anni. Ovviamente non si considera un genio. Ha vinto il premio di “Twitter più simpatico dell’anno” ai Twitter Awards 2010 ed è stato finalista nella stessa categoria nell’edizione del 2011.

Intervista di Mariatersa Caliendo

Articolo precedenteInnovazione nel segno della sostenibilità
Articolo successivo“Nostalgia di Futuro” terza edizione, si parlerà di sostenibilità ed editoria il 28 novembre in FIEG