Il summit Upa di quest’anno ha riunito creativi, economisti, esperti in geopolitica. Un quadro d’insieme su un mondo, quello della pubblicità, che si manifesta quale specchio evidente dei tempi. Tempi dove alla semiotica è stata lasciato troppo spazio, secondo Sassoli de Bianchi, ma anche tempi che festeggiano la scoperta sensazionale del Bosone di Higgs. Sono stata al Cern quando lo dirigeva Maiani ed ho visitato LHC con i giornalisti scientifici di cui oggi è presidente Giovanni Caprara, linko un suo articolo sulla scoperta per chi lo avesse mancato. Sono stata al Fermi Lab prima del Cern, allora gli Usa e l’Europa erano rivali nella ricerca della particella di Dio. L’Europa ha vinto e spero sia un nuovo inizio che possa farci vincere la crisi che secondo Francesco Giavazzi, economista della Bocconi, non sempre si sconfigge diminuendo i costi: “Nel dibattito fra austertà e crescita – spiega – non bisogna disgregare, possiamo riequilibrare le finanze pubbliche senza penalizzare la crescita”. Infatti i consumi non sono mai stati così bassi dal dopo guerra. E mentre a Ginevra si festeggiava la scoperta, a Milano il presidente Upa usa parole di Einstein per aiutarci a crescere:
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza”.