Una chiusura per il McLuhan Centenary con una sala gremita all’Accademia dei Lincei (venerdì20 luglio – sciopero degli autobus), l’argomento scelto ci ha premiato. Una critica: nessuna donna fra i relatori. E’ vero, me ne scuso. Non succederà più, anche se la chiusura era affidata alle donne (compresa me) purtroppo il tempo è stato tiranno come sempre. In particolare a Nicoletta Iacobacci (EBU) era affidata la vision sulla TV de futuro, ecco alcuni punti: “Mi è sempre più difficile parlare di televisione. Oggi abbiamo solo differenti misure di schermi, small, medium, large e extra-large. Gli stessi broadcaster stanno iniziando a modificare la loro corporate culture aggregando Radio, TV, News, Training. Anche i broadcaster non producono TV, producono contenuto.
Perché?
Molte generazioni, e un numero sempre piu’ elevato di mezzi di distribuzione.
Come raggiungerle?
Con un contenuto moltiplcato e “lasciatemi dire” spread, spalmato su differenti piattaforeme. Che non significa riproporre lo stesso contenuto in rete, sul cellulare o sulla TV, significa raccontare la storia in maniera non lineare, accessibile da qualsiasi medium e con una storia diversificata per ogni porta di entrata, cioe’ piattaforma.
Sto lavorando ad un prototipo che si chiama Perceptive TV.
TV che parte in multicasting e che essendo collegata, puo’ raccogliere informazioni sui vari social network.
E che puo’ quindi, anche se e’ concepita in distribuzione multicast, raccogliere informazioni online sulle varie persone digitali che appartengono all’utente e che vengono personalizzate on the fly.
Questa strategia di narattiva è ancora in fieri ma aprirà sicuramente un problema etico non indifferente, challenge deontologico che i broadcaster non possono non affrontare fin da oggi”.
Nel prossimo futuro dunque parleremo con lei di televisione, con Dianora Bardi (Impara digitale) di scuola che necessita di formatori perché non basta inondare le classe di IPad per modernizzare la scuola. E con tutte le donne che hanno qualcosa da suggerire sul mondo dedicato alla persona digitale.
Grazie a tutti coloro che ci hanno permesso di chiudere l’anno dedicato a McLuhan con questo straordinario successo di pubblico.