Media Duemila ha incontrato Claudia Cattani (Presidente RFI). Un dialogo a 360 gradi su digitale, automazione e rivalorizzazione del territorio. L’intervista integrale uscirà sul nuovo numero cartaceo di Media Duemila.
Claudi Cattani ha parlato anche dell’impegno del gruppo a far rinascere territori ed edifici un tempo indispensabili al mondo delle ferrovie e che oggi sono dismessi.
Dal punto di vista sociale RFI mette a disposizione tutto il patrimonio dismesso. Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane possiede, oltre agli asset funzionali all’esercizio del core business, un esteso patrimonio immobiliare, in parte non più utilizzato, costituito da stazioni, caselli e sedimi ferroviari. Da anni il Gruppo è impegnato in un profondo sforzo di riorganizzazione e rigenerazione di questi spazi.
Ad oggi, 432 stazioni, d’intesa con gli enti locali e l’associazionismo, sono state dedicate ad attività che prevedono la valorizzazione del territorio o l’attivazione di servizi a favore della cittadinanza. Complessivamente sono stati destinati locali per 83.489 metri quadrati, per un valore complessivo di 87.998 euro. Inoltre, sono stati assegnati agli Enti Locali 2.324.883,15 mq riferiti a terreni limitrofi ad aree ferroviarie destinati in gran parte a parcheggi di interscambio modale.
Progetto di conversione in piste ciclopedonali della rete ferroviaria dismessa
“Alla stazione di Potenza ScamBioLoGiCo è stato ristrutturato un ex deposito merci, ora è diventato un luogo dove i produttori locali espongono i loro prodotti biologici. Si tratta di un bellissimo progetto dove RFI ha messo a disposizione l’edificio gratis, Legambiente i fondi e il comune ha pensato alla ricollocazione nel territorio. A fronte di tale progetto è stato pubblicato anche l’Atlante delle linee ferroviarie dismesse che ho presentato alla manifestazione mondiale Ecomondo nel 2016 per sollecitare progettualità di riconversione in piste ciclopedonali di questa ragnatela lunghissima di ferrovie non più utilizzate per l’esercizio ferroviario.
Questo patrimonio è quantificabile in circa 1.500 km di sedime di ex linee ferroviarie (di cui 724 km di proprietà di FS Italiane e 750 di Rete Ferroviaria Italiana), comprendenti sia le linee definitivamente dismesse con decreto ministeriale, sia quelle costituite da tratti di linea dismessi per realizzazione di varianti di tracciato. Alcune di queste sono state trasformate in piste ciclo pedonali. Con il sottosegretario Simona Vicari stiamo delineando un progetto per riutilizzare il maggior numero possibile di queste linee dismesse al fine di trasformarle in piste ciclabili per scopi turistici”.
L’Atlante è scaricabile a questo link