Tecnologia e disinformazione
Anche le previsioni tecnologiche del 2022 pubblicate dalla IEEE Computer Society indicano che è necessario puntare ad una tecnologia che supporti il rilevamento e la correzione della disinformazione. La notizia è riportata da Roberto Saracco nel suo Blog IEE Blog Future Directions.
Il problema a mio avviso è come e da chi deve venire il forte impulso verso l’implementazione degli strumenti utili a rilevare la disinformazione e correggerla. Nel documento viene evidenziato che la disinformazione può essere un generatore di “ricavi” per pochi.
Rapporto center for Countering Digital Hate
“Il rapporto Center for Countering Digital Hate, CCHD, che presenta il risultato di un’indagine su chi c’è dietro la campagna di disinformazione NoVax – scrive Saracco – è una lettura molto istruttiva. Il rapporto mostra che circa 20 aziende nel mondo sono state in grado di generare un business di oltre 20 milioni di dollari utilizzando i social media”.
La conclusione dell’articolo: Technology Predictions 2022: Disinformation detection and correction riporta a quanto noi di TuttiMedia abbiamo portato all’attenzione delle istituzioni e del pubblico: non si può combattere la disinformazione solo con la tecnologia, abbiamo bisogno di recuperare conoscenza e saper leggere con spirito critico e mai accontentarci di una sola campana, come si usava dire nel secolo scorso.