In data 17 Aprile il Parlamento UE ha confermato a larga maggioranza e in via definitiva il Programma Spaziale Europeo 2021-2027 prevedendo lo stanziamento di 16 miliardi di euro per “promuovere un’industria spaziale forte e innovativa”, secondo le parole di Elżbieta Bieńkowska, commissario per il Mercato interno. “Accolgo con favore il voto di oggi al Parlamento europeo, – prosegue – la tecnologia spaziale, i dati e i servizi sono diventati indispensabili nella vita quotidiana degli europei e all’Europa per permettere di perseguire i propri interessi strategici. Dobbiamo pertanto garantire continuità e stabilità finanziaria nei nostri progetti per lo spazio. Il nuovo Programma Spaziale Europeo non fa solo questo, ma affronta anche sfide globali, come la lotta al cambiamento climatico, la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, una mobilità intelligente e un’economia digitale. Verranno aumentati gli investimenti in attività spaziali per adattarsi alle nuove esigenze e tecnologie, rafforzando nel contempo la possibilità di un accesso sicuro e autonomo allo spazio da parte dell’Europa”.
Il cuore del Programma è rappresentato dalla continuità garantita al progetto Copernicus, il sistema europeo per l’osservazione della Terra, per cui si è previsto uno stanziamento di 5,8 miliardi di euro e alle realtà Galileo ed Egnos, infrastrutture satellitari civili di navigazione e puntamento, a cui saranno garantiti circa 9,7 miliardi, con l’intento di sganciarsi definitivamente dal sistema Gps, controllato dagli USA.
Obiettivo dichiarato del Programma è anche quello di rafforzare la competitività delle industrie del settore spaziale in uno scenario globale, incentivando l’ingresso di nuove start-up e consolidando le piccole e medie imprese, per dare maggiore impulso alla crescita economica, attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro.
Tutto questo senza tralasciare la questione della sicurezza informatica, di primaria importanza in un settore così strategico: verranno introdotte due nuove iniziative legate a questo aspetto, denominate SSA (Space Situational Awarness) e GOVSATCOM (Governmental Satellite Communication), per migliorare l’autonomia strategica nella difesa. In particolare, con la sigla SSA, si fa riferimento al monitoraggio di tutte quelle possibili minacce che provengono dallo spazio circostante la Terra, sia in termini di ingresso nell’atmosfera dei detriti che orbitano intorno al nostro pianeta (vecchi satelliti in disuso ad esempio), ma anche frammenti di meteoriti, piuttosto che radiazioni prodotte dal vento solare che potrebbero raggiungerci causando danni di grande rilevanza.
Tra i commenti più positivi all’approvazione del Programma Spaziale Europeo vi è naturalmente quello dell’eurodeputato di Forza Italia, Massimiliano Salini, relatore titolare del dossier in commissione Itre: “È un accordo vitale per il settore aerospaziale italiano – afferma – che fattura più di 15 miliardi di euro ogni anno. Un volano di sviluppo per economie dei territori, ma anche per la ricerca e sviluppo del nostro Paese”. “Queste misure – aggiunge Salini – rendono l’Ue più forte e compatta: il perfetto antidoto alle spinte sovraniste e populiste che puntano ad indebolire l’edificio europeo”.
D’altra parte, la stessa Bieńkowska decide di chiudere il proprio intervento con uno slogan semplice, ma molto efficace, che riassume l’impegno del Parlamento UE per questo progetto: “Space matters for Europe”, “Lo spazio conta per l’Europa”.

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Giacomo Birocchi
Laureato in Scienze della Comunicazione presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. Lavora come Executive Producer presso Duo Art Film, casa di produzione milanese. Attualmente collabora con Media Duemila.