Il Parlamento europeo ha dato via libera all’istituzione di una commissione d’inchiesta che esamini l’utilizzo dello spyware Pegasus da parte dei governi degli Stati membri. Il lavoro della commissione partirà da un’inchiesta internazionale del luglio 2021 realizzata dalla rete di giornalismo investigativo Forbidden Stories, sostenuta da Reporters sans frontières e dall’organizzazione non governativa per i diritti umani Amnesty International.
L’inchiesta aveva rivelato l’utilizzo da parte di 50 Paesi in tutto il Mondo di uno spyware sviluppato dalla società informatica israeliana NSO Pegasus per hackerare oltre 50 mila numeri di telefono, anche nell’Ue. Si tratta di un software malevolo che sfrutta il software dello smartphone per raccogliere informazioni sugli utenti (e-mail, messaggi, chiamate, foto, password) senza il loro consenso.
“Ci fidiamo un po’ troppo dei nostri apparecchi informatici”, afferma Dario Albanese, esperto di cybersecurity. “Pensiamo che, per non essere vittime di violazioni della privacy, basti evitare un click su un link pervenuto da una email sospetta. La verità è che non è necessario un click per essere attaccati da un software spyware. La maggior parte delle volte, essi sono presenti in una qualsiasi app che abbiamo installato di nostra spontanea volontà”.
Nel mirino degli attacchi ci sono soprattutto giornalisti, politici e attivisti della società civile. Gli eurodeputati indagheranno sulle presunte violazioni della legislazione comunitaria nell’uso del software di sorveglianza ai danni, in particolare, di questi ultimi.
E’ una realtà che comincia a preoccupare seriamente le istituzioni nazionali, oltre che i singoli cittadini. E la prevenzione è un’ancora di salvezza. La linea guida più importante è quella del buon senso: ovvero avere cognizione di causa e riuscire a capire se c’è qualcosa che non va sul proprio dispositivo. Se il telefono è lento, se la batteria si scarica rapidamente o se compaiono app insolite che non sono state volontariamente scaricate, questi sono segnali di pericolo.
Per proteggersi da un attacco, Albanese consiglia: “La prima regola è fare gli aggiornamenti di sistema. Se un apparecchio è aggiornato alla versione più recente, è un bersaglio più difficile da colpire”. Bisogna poi scaricare le app sempre e solo da applicazioni certificate quali App Store se disponi di un IPhone e Google Play se disponi di un Android.
L’utilizzo di una app di protezione affidabile, ovvero di una app “anti-malware”, è la tecnica più semplice ed efficace per il rilevamento e la rimozione di spyware da qualsiasi dispositivo.
Adottando un sistema di sicurezza informatica e usando precauzioni dettate dal buon senso, è possibile tenere i propri dispositivi al sicuro dagli spyware e dai loro effetti dannosi.