Appena pubblicato il secondo volume “Quando il Business impara dalla Natura”, che riprende le tematiche disruptive trattate durante gli incontri del 2010 al Future Centre Telecom Italia di Venezia.
Gruppi di ricercatori composti da dipendenti Telecom Italia affiancati da dottorandi, provenienti da Brasile, Cina, Corea, Giappone, India e Italia, e da professionisti di varie aziende hanno affrontato il tema dell’innovazione del business.
Il mondo del business si sta trasformando sotto la spinta di un’innovazione sempre più globale e che, proprio in quanto beneficia di contributi di migliaia di innovatori e di una struttura pervasiva di comunicazione in grado di trasportarla, si diffonde sempre più rapidamente e uniformemente nel mondo.
La rapidità di diffusione però non dipende da vincoli di produzione e di distribuzione, ma semplicemente dal gradimento del mercato. Inoltre, sempre più ad un prodotto o servizio se ne affiancano molti altri, che ne esaltano le caratteristiche, in uno schema che ricorda quanto avviene negli ecosistemi naturali e che, dal punto di vista dei modelli matematici, può veramente ispirarsi a questi.
Nel libro infatti si affronta ogni tematica proprio partendo dall’osservazione della natura. A questa segue poi una riflessione su quali siano le tecnologie, che in qualche misura permettano di replicare certi fenomeni naturali negli artefatti creati dall’uomo, studiandone le prevedibili evoluzioni nei prossimi anni. Più in dettaglio in questo secondo volume si affrontano i temi delle infrastrutture di comunicazione: da quelle messe in campo dalle lucciole, alle reti in fibra ottica; dal futuro del commercio al dettaglio, allo shopping di domani, partendo da quali siano gli
impulsi percepiti dal nostro cervello che ci spingono a comprare un dato oggetto (neuro marketing); dall’apprendimento, all’applicazione di nuove tecnologie per un modo più efficace di imparare e studiare durante l’intera vita. Si affronta anche il tema dell’energia, a partire dalla formula E=mc2, per arrivare alle tecnologie per la produzione di energia e loro applicazione.
Come si vede, un panorama quanto mai ampio, in cui però rimane sempre presente la forte correlazione tra tecnologie, mercato e cultura d’uso; la triade che sta condizionando l’evoluzione e che vede l’essere umano attore di primo piano.
Come diceva Protagora: “l’uomo è la misura di tutte le cose”, ovvero i singoli individui sono i veri protagonisti di questa innovazione e lo sono anche quando scelgono di non scegliere!
L’auspicio di questo libro? Indurre ciascuno di noi a qualche riflessione in più su come essere protagonisti consapevoli della nostra evoluzione.
Del nostro futuro.
Autore.
Roberto Saracco dirige il Future Centre di Telecom Italia con sede a Venezia. All’inizio della sua attività professionale, ha contribuito alla progettazione e realizzazione della prima centrale numerica in Italia negli anni ‘70. Negli anni ‘80 e ‘90 ha operato nei settori dei linguaggi formali e della ricerca su aspetti di gestione della rete, contribuendo alla realizzazione del primo centro di supervisione della rete nazionale. Successivamente è stato responsabile dell’area comunicazione e ha creato l’area marketing per diffondere i risultati di ricerca. È Senior Member dell’IEEE Communications Society (Comsoc) di cui è uno dei Direttori con responsabilità sulle Sister Society Relationship. Tra il 1999 e il 2000 ha proposto e sviluppato un progetto per conto della Banca Mondiale per promuovere capacità imprenditoriale nella Network Economy in America Latina che ha generato oltre 100 idee progettuali. Ha pubblicato oltre 100 articoli su riviste tecniche specializzate e numerosi altri su giornali e riviste ad alta diffusione e diversi libri. Su Internet pubblica un osservatorio sulle innovazioni tecnologiche e di mercato con aggiornamenti mensili. Insegna presso alcune Università in Italia e all’estero trattando i temi dell’evoluzione delle Telecomunicazioni e della Network Economy. È parte del distinguished lecture program dell’IEEE. Nell’aprile 2004 ha ricevuto il Salah Aidarous Award per i contributi forniti al settore della gestione delle reti e nel 2009 il McLellan Award per la diffusione della conoscenza scientifica.