Ormai, fanno (quasi) tutti politica su Twitter: Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti, ci fa campagna elettorale, Herman van Rompuy, il presidente del Consiglio europeo, già addestrato alla sintesi dalla passione per gli haiku, fornisce ai followers notizie in diretta dai Vertici europei. Non ci può stupire, dunque, un dibattito a colpi di tweet sul mercato delle telecomunicazioni, per mettere a fuoco le priorità e ipotizzare soluzioni di rilancio d’un settore che soffre – come tutti gli altri – la crisi economica. Protagonisti dell’iniziativa, svoltasi la scorsa settimana, la responsabile europea per l’Agenda digitale Neelie Kroes (grande frequentatrice del social network) e il presidente del board di Etno (l’associazione degli operatori di telecomunicazioni europei), l’italiano Luigi Gambardella, vice-presidente di Telecom Italia.
Per un’ora gli utenti di Twitter interessati all’argomento hanno potuto dire la loro, confrontandosi con gli animatori del dibattito: fra i partecipanti, c’era la giornalista Alessandra Flora, che ha raccontato il siparietto digitale su EurActiv.it. Ne raccogliamo qui la testimonianza.
La vice-presidente della Commissione europea ha citato come esempio positivo d’intervento comunitario le nuove norme sul roaming, che stanno già facendo progressivamente scendere i prezzi del trasferimento dati in mobilità. La Kroes ha pure sottolineato l’importanza della nuova direttiva sull’e-commerce, cioè sul commercio online, che in Italia è meno sviluppato che altrove nell’Ue, avvertendo che essa dovrà essere sicuramente seguita dall’emanazione di linee guida.
E la commissaria ha ancora evocato gli sforzi a tutela del principio di neutralità della rete, con la proposta di un pacchetto di misure al servizio dei consumatori europei in tema d’accesso e di costi dei servizi su Internet.
Nelle sue riflessioni in 140 battute, Gambardella ha invitato le istituzioni europee a tenere conto dei benefici derivanti da un maggiore sviluppo delle infrastrutture di rete e ha poi sottolineato la necessità di una semplificazione della regolamentazione europea: “Bisogna eliminare i gravami amministrativi che affliggono le imprese europee; solo così sarà possibile dare impulso ai contenuti”. Esemplificando la frammentazione del mercato, Gambardella ha confrontato lo scenario delle Tlc del Vecchio Continente con quello cinese: da un lato, 170 operatori per meno di 500 milioni di europei; dall’altro, quattro operatori per un miliardo e 300 milioni di cinesi. Ma siamo proprio sicuri di volere scambiare il nostro online con quello cinese?