I media stanno affrontando il problema della democrazia. Tutti, o quasi, sono d’accordo sul valore di questo concetto per gestire la società, tuttavia alcuni pretendono di essere i soli ad interpretarla efficacemente. Chi sono? I personaggi delle caste al potere in primis, i demagoghi in secundis. Mentre gli uni e gli altri gridano a voce alta, i difetti organizzativi della società compromettono l’affidabilità degli amministratori e la fiducia dei governati. Si ricorre ai tamponi sulle dighe o ai recovery fund, ma intanto la democrazia degenera. Non è la tecnologia in sé a costituire un pericolo, ma i pensieri arroganti di chi la gestisce. L’arroganza, ad esempio, si esprime spacciando per veri e giusti solo gli algoritmi di comodo o di comportamento più frequente. Il behaviorismo sta schiacciando la democrazia? L’uso improprio dei big data sta generando quel mostro della datacrazia? ‘Timeo Danaos, et dona ferentes’.
097 – QUANTO CORRE IL 5G?
Per quanto immatura e non ancora globale, la tecnologia di comunicazione 5G è disponibile in alcuni Paesi a velocità molto diverse. Secondo Open Signal, che ha raccolto dati tra il 16 maggio e il 14 agosto, trascurando i picchi di velocità, in Arabia Saudita la velocità di download media del 5G è di 414,2 Mbps (Megabit per secondo), 14 volte più veloce della sua rete 4G; in Corea del Sud la velocità di download media è di 312,7 Mbps, 5 volte più veloce della sua rete 4G. In Australia il 5G corre a più di 200 Mbps, in Canada, Svizzera e Regno Unito siamo intorno a 150 Mbps, In Germania a 100, negli USA la media è solo 50, ma con una copertura molto estesa. In Italia, secondo i dati dichiarati a maggio 2020 dagli operatori, siamo a 30 Mbps per due terzi della popolazione e a 100 Mbps per il 20,3%. Solo il 10% degli utenti italiani dispone di una velocità superiore a 500 Mbps. Speriamo siano dati reali perché il mio banale computer scarica il telegiornale Rai a 2,5 Mbps!
098 – CAMBIO DI ABITUDINI
Wunderman Thompson aveva pubblicato a gennaio 2020 il Rapporto “The Future 100”, raccogliendo gli elementi di comportamento e di innovazione economica e culturale in atto. Dopo la pandemia del Covid-19 ha voluto aggiornare i trend adeguandosi alle nuove abitudini dei cittadini consumatori. Le novità, in sintesi: tecnologie virtuali per soddisfare le esigenze di esplorazione e turismo; riorganizzazione delle imprese secondo criteri di responsabilità sociale; nuovo sistema dei valori per i brand, le holding e i personaggi pubblici; sviluppo intensivo di ogni tecnologia protettiva; resilienza nel sistema alimentare, privilegiando acquisti a km.0. Gioverà anche per uno sviluppo globale sostenibile che tenga conto, tra l’altro, dei cambiamenti climatici e delle disuguaglianze sociali. ( https://intelligence. wundermanthompson.com/)
099 – TUTTI PAZZI PER TIKTOK
A tutto campo la sfida tra Donald Trump e Xi Jingping per la proprietà e la diffusione di Tik Tok, il noto social network cinese, molto popolare anche negli Stati Uniti, dove 6 adolescenti su 10 lo utilizzano. La classifica di primavera negli USA, stilata da Piper Sandler, vede in testa la piattaforma di Instagram (proprietà di Facebook) con l’85% di utilizzatori almeno una volta al mese, poi Snapchat con l’82%. Segue Tik Tok con il 62%, quindi Twitter 41%, Facebook 34%, Pinterest 27%, Discord 14% e Reddit 12%. Queste sono solo le percentuali che riguardano gli adolescenti, ma Tik Tok raggiunge in tutto il mondo un totale di 1 miliardo di utenti, in 150 Paesi e 75 lingue diverse. Gli utenti di Tik Tok trascorrono una media di 52 minuti al giorno sulla piattaforma. L’utente mediamente apre l’app TikTok 8 volte al giorno e l’83% degli utenti di TikTok ha pubblicato un proprio video. Tutti pazzi? No, il mondo sta cambiando, speriamo di usare bene la tecnologia.