Il diritto del Web, un libro che è un’occasione per ripensare la nostra Italia digitale ed anche commentare temi di attualità. E’ più importante la distribuzione postale giornaliera o la Rete a banda larga?
In un paese dove l’81% delle piccole aziende fallite non ha un sito web, come ha sottolineato Elio Catania (Presidente Confindustria Digitale) è fondamentale lo sviluppo di una infrastruttura idonea alla crescita. Franco Bassanini (Presidente della Cassa depositi e prestiti) ha elencato puntualmente cosa ha prodotto il nostro ritardo. Un ritardo che viene da lontano: “Abbiamo ceduto i fondi strutturali alle Regioni che non sono state molto efficienti – afferma –. Lo Stato avrebbe potuto gestirne una parte, ma non lo ha fatto. La scommessa non è stata vincente e la piccola impresa paga il non essere in grado di fruttare a pieno le opportunità del digitale. Superare il divario economico territoriale, per arrivare al mondo è fondamentale. Oggi abbiamo un piano. Certo è un buon risultato, ma non dobbiamo commettere l’errore degli ultimi anni e cioè non essere al passo con i tempi. L’accelerazione dell’ultimo quinquennio ha colto tutti di sorpresa, dobbiamo imparare dagli errori commessi e seguire il piano attuale, senza incertezze bisogna essere in avanti sulle scadenze dell’Agenda Digitale Europea”.
Il libro dunque va letto perché se il web è un diritto, abbiamo oggi tutti il diritto di partecipare e indirizzare le scelte alla base dell’Italia che vorremmo. Riprenderò gli interventi degli altri illustri ospiti fra i quali Angelo Marcello Cardani (Presidente AGCOM) collegandoli ai temi di attualità e cercando risposte nel manuale di Maurizio Mensi e Pietro Falletta.
MPR