Britain's Prime Minister Theresa May smiles during a bilateral meeting with Colombia's President Juan Manuel Santos at 10 Downing Street in London, November 2, 2016. REUTERS/Kirsty Wigglesworth/pool

 

“Il declino del giornalismo locale è una minaccia per la democrazia e alimenta le notizie false” lo dice  Theresa May e The Guardian lo riporta. La May ha lanciato una ricerca per capire e stabilire se è necessario un intervento statale per preservare i giornali nazionali e locali.

L’indagine analizza  l’aumento delle notizie “clickbait” di bassa qualità e deve aiutare a capire se l’industria o il governo possono fare di più per diminuire la produzione di questi contenuti.

L’analisi cercherà di capire la catena di approvvigionamento e quindi chi guadagna di più:  inserzionisti digitali  – creatori di contenuti o le piattaforme. Potrebbe dire che la revisione esaminerebbe “se l’industria o le soluzioni guidate dal governo” fossero necessarie per contribuire ad affrontare il problema.

“Il giornalismo di buona qualità ci fornisce le informazioni e le analisi necessarie per formare i nostri punti di vista, ma negli ultimi anni, specialmente nel giornalismo locale, abbiamo assistito a una diminuzione di copie in circolazione, a una riduzione delle redazioni locali  che comporta  paura per la sostenibilità futura del giornalismo di alta qualità” ha detto la May a Manchester. Articolo originale su The Guardian: https://www.theguardian.com/media/2018/feb/06/decline-of-local-journalism-threatens-democracy-says-may?utm_source=esp&utm_medium=Email&utm_campaign=Media+briefing+2016&utm_term=263345&subid=24863053&CMP=ema_546  

Dal 2005 oltre 200 giornali locali hanno chiuso: “Questo è pericoloso per la nostra democrazia. Quando le fonti di notizie attendibili e credibili diminuiscono, possiamo diventare vulnerabili  – ha affermato – . Ecco perché è stata avviata l’indagine per esaminare la sostenibilità della nostra stampa nazionale e locale che analizzerà i diversi modelli di business per un giornalismo di alta qualità. ”

Per la May la stampa libera è una delle basi su cui si basa la nostra democrazia e deve essere preservata.

Il ministro della cultura, Matt Hancock, ha affermato che lo studio indagherà sulla salute generale dei media, sulla gamma di notizie disponibili e su come la stampa si stava adattando al nuovo mercato digitale, compreso il ruolo di piattaforme come Facebook e Google.

Il Regno Unito vuole assicurarsi di  non perdere una stampa libera, indipendente e plurale.
David Dinsmore, presidente dell’Associazione NEW MEDIA ha accolto favorevolmente il piano: “Si riconosce, così, l’importanza del giornalismo in una società democratica e il ruolo vitale della stampa assume cie produce notizie verificate che informano il pubblico. Ribadisce l’utilità di individuare i modelli di business validi che garantiscano varietà di media in grado di avere un futuro lungo e sano”.

Un gruppo di esperti sarà nominato nei prossimi mesi, la relazione finale è prevista per l’inizio del 2019.

Theresa May

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.