“Non siamo agnostici rispetto ai contenuti. Le aree chiave in cui siamo impegnati sono terrorismo – Intelligenza Artificiale – Hate speech. Il mondo tecnologicamente avanzato, così come la complessità dei nuovi strumenti di comunicazione, richiedono un ripensamento generale delle regole e delle pratiche”.
Sono questi gli argomenti trattati da Markus Reinisch, Vice Presidente public policy Europa, Medio Oriente e Africa di Facebook in uno degli incontri romani. Noi di TuttiMedia stiamo affrontando in particolare il segmento del hate speech e fake news a livello Europeo, in collaborazione con Roberto Viola, direttore Dg Connect. Abbiamo riunito esperti provenienti da diverse nazioni ( non solo europee) il 7 e 8 ottobre a Roma al fine di approfondire la necessità di una nuova linea di ricerca internazionale che valuti scientificamente i comportamenti deviati della società tecnologica.
Per Markus Reinisch la piattaforma ha responsabilità sociali, una reputazione da difendere ed in vista delle prossime elezioni americane:
“ Vogliamo essere trasparenti – dice – ma la complessità della piattaforma necessita abilità umane per essere gestita anche dal punto di vista della prevenzione degli eccessi.” Il tema del diritto d’autore è principe, in Francia qualcosa si muove così come per la flat tax. Ma la sensazione è che non si riesca a centrare il problema sulle regole del buon senso. Chi di noi andrebbe mai nudo per strada?
Markus Reinisch parla di regole possibili, ma poi precisa che non sarebbe possibile applicare norme simili, per esempio, in Europa e in paesi del mondo come Est Asiatico o Africa.
Ecco che riemerge il problema della territorialità, che è ben spiegato nell’articolo di Oreste Pollicino (professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università Bocconi di Milano), pubblicato su Federalismi.it: “L’autunno caldo della Corte di Giustizia in tema di tutela dei diritti fondamentali in rete e le sfide del costituzionalismo alle prese con i nuovi poteri privati in ambito digitale”.
Markus Reinisch parla anche di Cina che ha iniziato una nuova era con la legge sul social credit. La sorpresa è stata grande quando invece di un dibattito su democrazia, correttezza dell’informazione, educazione ai media la discussione generale è ricaduta sui dati.
Solita zuppa chi vende, chi compra? Eppure la risposta è evidente: nessun pranzo è gratis!
![](https://www.media2000.it/wp-content/uploads/2019/10/Markus_Reinisch.jpg)