Intervento del Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, Andrea Monti Riffeser
Strategie degli editori per contrastare la pirateria digitale
La pirateria delle opere dell’ingegno è un tema centrale per tutta l’industria dei contenuti editoriali sia per i libri sia per i giornali.
Ringrazio l’Aie per questa importante ricerca, condotta da Ipsos, che aiuta a comprendere e misurare il fenomeno e ad indirizzare le nostre attività. Molte sono le similitudini fra i nostri settori ed alcune azioni possono essere portate avanti in collaborazione.
Negli ultimi anni sono stati fatti passi nella giusta direzione:
- nuove leggi emanate per contrastare i fenomeni di pirateria online;
- rafforzamento degli strumenti e ampliamento dei poteri di intervento dell’Agcom;
- consolidamento dei modelli di offerta legale da parte dei titolari dei diritti.
I giornali sono colpiti da diversi fenomeni di pirateria digitale: la diffusione illecita attraverso siti web illegali, canali social e rassegne stampa realizzate e diffuse senza l’autorizzazione dei titolari dei diritti.
Anche l’utilizzo dei giornali nei programmi radiofonici e televisivi dovrebbe essere oggetto di attenzione. Infatti, fermo restando il primato della libertà di informazione e di cronaca, le attuali norme escludono l’utilizzo libero ed indiscriminato degli articoli e di quant’altro edito su giornali e riviste. In assenza di espressa autorizzazione degli editori, l’utilizzo degli articoli deve avvenire a condizioni ed entro limiti predeterminati condivisi.
Per il contrasto alla pirateria vera e propria, segnalo l’efficacia degli strumenti di contrasto previsti dalle procedure Agcom, molto apprezzate dagli editori della Fieg, e sottolineo l’importanza della collaborazione avviata con la Guardia di Finanza che ha prodotto rilevanti successi.
La pirateria non è un fenomeno “artigianale” ma è l’emanazione di vere e proprie organizzazioni criminali e provoca danni economici enormi. Se non contrastata la pirateria rischia di:
- compromettere le capacità di finanziamento della produzione di contenuti informativi di alta qualità;
- ridurre le possibilità di esercizio di diritti e libertà fondamentali;
- agevolare la proliferazione di fenomeni quali le false notizie e la disinformazione in Rete.
Campagna di sensibilizzazione pubblica. L’ampiezza del fenomeno impone anche una diffusa azione di educazione degli utenti: per questo una campagna di sensibilizzazione pubblica potrebbe ottenere significativi risultati.
Effettività delle sanzioni. Gli editori auspicano interventi per rendere effettive le misure di contrasto e le sanzioni per le persone che compiono atti di pirateria, considerato che è sempre molto alta la percentuale di chi ritiene improbabile essere punito.