di CARMELA GIUDICE –

Per decenni nel mondo dell’informazione si è detto “Se non è un’Ansa, non è una notizia”, presto si dirà “Se non è multimediale, non è un’Ansa”. La prima agenzia di stampa italiana ha rivoluzionato l’approccio alle notizia. Non basta scriverlo prima degli altri, bisogna farlo vedere: è questa la linea editoriale firmata Contu che il 27 settembre ha ricevuto il premio Saint-Vincent di giornalismo come “direttore della testata che in Italia e nel mondo ha dedicato la propria attività allo sviluppo dell’informazione in ‘Rete’, con particolare applicazione nel settore multimediale”. 
Luigi Contu, 50 anni, guida l’agenzia di via della Dataria dal giugno 2009, in tre anni ha dovuto affrontare due stati di crisi e una consistente riduzione del personale. Il finanziamento dei soci (l’Ansa è una cooperativa di giornali) e il sostegno statale al settore dell’editoria sono calati significativamente. Puntare in maniera più decisa sul mercato è stata una scelta obbligata e le immagini sono state il piatto forte nella ricetta di Contu. Considerate per troppo tempo un prodotto accessorio del notiziario per quantità e prestigio, le fotografie (ma non sono quelle) sono state poste al centro del notiziario. La rivoluzione copernicana delle immagini è tangibile: la redazione fotografica era fisicamente in un ambiente separato dalle altre redazioni, ora è nel cuore dello storico edificio, di fronte alla fucina dei capiredattori centrali.

“Quando sono arrivato all’Ansa, ho capito che c’era bisogno di un cambio di rotta di grossa portata. C’era una assoluta sottovalutazione del ruolo le fotografie sia in termini di investimenti sia in termini di risorse umane”. Contu si è posto come obiettivo di breve termine quello di allineare il notiziario fotografico al notiziario classico: per ogni notizia importante deve esserci un’immagine, i giornalisti che “trovano” la notizia devono preoccuparsi anche della fotografia. Contemporaneamente tutti i  prodotti per il web (dal sito ai canali tematici) hanno ampliato la loro “capacità visuale”.
“Il peso delle immagini è determinante per l’informazione di oggi e lo è soprattutto per l’informazione che fa l’Ansa che è sempre cronaca: che si tratti di politica, di sport o di spettacolo, è sempre cronaca, e per ogni notizia è fondamentale avere in tempi rapidi foto e video, possibilmente impacchettati insieme”.
L’Ansa attraversa una fase economica difficile ma non è un caso eccezionale nel panorama editoriale.

La maggior parte dei giornali ha i conti in rosso e le tirature diminuiscono anno dopo anno. Puntare sulle immagini può essere la soluzione per frenare il declino?

“Se fossimo stati in condizioni ‘normali’, avrei detto senza esitazione che lo sviluppo del ‘prodotto immagine’ era in grado di assicurare un futuro sereno all’agenzia –  spiega Contu -. La difficile congiuntura economica globale rende tutto più complesso. Ma una cosa è certa: senza quel prodotto l’agenzia non si sarebbe salvata. Non può esistere un’agenzia di stampa che non abbia una multimedialità spiccata. E’ una sfida difficile ma l’Ansa è in grado di superarla, sia pure in un momento in cui la nostra centralità è messa a dura prova dallo sviluppo dell’informazione sul web e dal boom delle tv ‘allnews’. In questo contesto, non trascurabile è il tema del copyright: il nostro flusso testuale è facilmente preda di furti più o meno sfacciati, su foto e video ci sono garanzie maggiori. Un servizio di qualità con foto e video intrecciati ai testi è l’unica strada per rivendicare il ruolo centrale nell’informazione, l’agenzia video nasce proprio per questo”.

Dopo alcuni anni di sperimentazione, l’Ansa si prepara a scendere sul terreno del video con tutta la sua potenza di fuoco. I filmati, che accompagnavano sporadicamente le notizie più importanti o quelle più curiose, diventeranno una parte strategica del palinsesto.

“Stiamo già lavorando da diversi mesi, ma l’obiettivo che ci siamo posti è entrare l’anno prossimo nel mercato con un progetto credibile e di qualità. Testi, foto e video dovranno costituire sempre più declinazioni diverse ma complementari di uno stesso prodotto”.
 A testimoniare la volontà dell’Ansa di investire in questo settore l’arrivo di un nuovo caporedattore centrale, Diego Antonelli, per gestire l’area immagini. Antonelli, padre del sito gazzetta.it, ha nel suo dna professionale quella sensibilità all’aggregazione di foto, video e testi che mancava in via della Dataria. La sua prima missione è il lancio dell’agenzia video, passaggio chiave nel cammino verso l’Ansa del futuro che il direttore vede così: “L’Ansa sarà sempre più multimediale e il prodotto arriverà con testi, foto e video a clienti e a navigatori. Agli abbonati, appena i sistemi editoriali dei giornali lo permetteranno, dovremmo offrire in tempo reale un servizio che sia multimediale in partenza. Anche per i navigatori però il notiziario dovrà essere più iperstestuale, più veloce nell’agganciare testo-foto-video”.

Cambiamenti in vista anche per il sito, quindi.

“Ansa.it va cambiato, ha funzionato molto bene dal 2009 al 2011, ma tre anni nel web sono tantissimi, ora bisogna innovare. Basti pensare che ansa.it contiene, diciamo così, un errore di grammatica: ospita un ‘pannello multimediale’, segno che nel 2008 la multimedialità era pensata come qualcosa di esterno al sito. Oggi invece ogni notizia deve avere la foto e il video associato. Ci può essere una vetrina per la foto o il video del giorno ma pensare alle immagini come slegate dal testo è, ribadisco, un errore di grammatica”. 
I tempi del cambiamento non sembrano lunghi, entro l’estate del 2013 anche i navigatori potranno saggiare la rivoluzione dell’immagine che ha dato una scossa alla più “vecchia” agenzia di stampa italiana.

Carmela Giudice

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