Roncadin, premia con 300 euro i dipendenticome riconoscimento per il senso di responsabilità dei lavoratori che hanno permesso all’azienda di ripartire.
Una gratifica speciale di 300 euro in busta paga per il mese di novembre: è il premio che Roncadin, l’azienda di Meduno (PN) che si è rimessa in piedi a tempo di record dopo un incendio che ha distrutto parte della produzione, riconoscerà ai suoi operai e impiegati in ragione dell’impegno e della disponibilità dimostrati in questi due mesi di ripartenza. La decisione è stata presa d’accordo con i sindacati, con un’intesa formalizzata il 30 novembre che proroga al 31 dicembre 2018 i turni 24/7 introdotti dall’azienda per rispondere all’emergenza. «Ci troviamo di fronte a ingenti spese per la ricostruzione ma, verificate le disponibilità economiche, abbiamo preso questa decisione perché ci teniamo a dare ai nostri dipendenti un segno tangibile di riconoscenza per il senso di responsabilità e l’eccezionale lavoro che ci hanno permesso di affrontare le difficoltà» commenta l’amministratore delegato Dario Roncadin.
Il premio che i dipendenti troveranno nella busta paga di novembre è in aggiunta al premio di produzione annuale che sarà erogato, come di consueto, a dicembre.

Da fine settembre i dipendenti di Roncadin, sempre nel contesto di un accordo raggiunto con i sindacati, lavorano con orari e turni rivoluzionati per garantire la produzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Più di sessanta dipendenti, inoltre, hanno aderito volontariamente alla richiesta di flessibilità che consente all’azienda di richiamarli al lavoro, con i limiti e le garanzie previste dal CCNL, in caso di necessità urgenti. Ma non solo: «Nei giorni e nelle settimane successive all’incendio tante sono state le emergenze piccole e grandi che è stato necessario superare per ripristinare l’attività lavorativa e portarla a condizioni di normalità –spiega sempre Dario Roncadin–. In questi due mesi la reazione è stata esemplare e ognuno, nell’ambito del proprio ruolo e delle proprie competenze, ha dato il massimo per superare le difficoltà del momento».

Grazie a questo sforzo comune Roncadin ha saputo ripartire: oggi continua a competere sui mercati internazionali e a rispondere al meglio delle proprie possibilità le richieste dei clienti, «La cui soddisfazione –ricorda Roncadin– è l’unica garanzia per un futuro importante di questa azienda e di tutte le persone che vi lavorano».

«La volontà di guardare avanti non è mai venuta meno e si continua a progettare l’azienda del futuro –conclude Dario Roncadin–. Proprio in questi giorni giunge a conclusione la prima fase di smontaggio e sgombero dello stabilimento colpito dall’incendio. Dopodiché potremo cominciare a pensare alle nuove strutture, progettando due linee produttive completamente nuove e all’avanguardia, la prima delle quali sarà realizzata, secondo i nostri programmi, entro luglio 2018».

Roncadin SpA con sede a Meduno (Pordenone), nasce nel 1992 per la produzione di pizza italiana di qualità per la grande distribuzione nazionale ed internazionale. Oggi in azienda lavorano oltre 540 persone, il fatturato 2016 è stato di 97 milioni di euro con una produzione a quota 82 milioni di pezzi fra pizze e snack, realizzate con un esclusivo metodo brevettato e con l’impiego del 100% di energia sostenibile.

Roncadin

Articolo precedenteSfoglia Napoli: viaggio nella storia della cittÃ
Articolo successivoABB svela in anteprima l’ultimo nato della famiglia YuMi
Sara Aquilani
Ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi della Tuscia e si è specializzata in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Attualmente lavora per TuttiMedia/Media Duemila.